Models in the history (of teaching) of geography: from analog tools to 3D graphic elaborations. This paper traces the technical, stylistic and conceptual evolution of plastic models in relation to pedagogical changes in the Italian education system and, more specifically, in the teaching of geography. Beginning with nineteenth-century plastic models, true works of art that empirically resolved the need to provide a three-dimensional image of the territory with that of completing its indication with cartographic symbology and place names, the salient moments in the history of these artifacts will be reviewed. The case studies examined in this historical overview are part of the collection of plastic models of the Museum of Geography at Sapienza University of Rome. The plastics, renewing the dialogue with information technologies applied to education, are the subject of multimedia experiments that allow their usability at a distance by restoring their three-dimensionality. The representation of volumes, in fact, over time has become untied from the material support to be incorporated within software for graphic processing and 3D modeling, of which DTMs and DEMs represent the main products. These have found application in many areas concerning land studies, but have been sparsely used in an educational sense mainly for reasons related to the availability of specialized technology and personnel. Today, nineteenth-century models are the protagonists of a new phase that, taking advantage of technology, combines the material aspects of the model with the immaterial digital ones. The instruments under analysis have been digitized through photogrammetric surveys in order to preserve their integrity and ensure an innovative mode of use.

Il presente contributo ripercorre l’evoluzione tecnica, stilistica e concettuale dei plastici in relazione ai cambiamenti pedagogici del sistema di istruzione italiano e, più specificamente, della didattica della geografia. Partendo dai plastici ottocenteschi, vere opere d’arte, che risolvevano empiricamente l’esigenza di fornire un’immagine tridimen- sionale del territorio con quella di completarne l’indicazione con la simbologia cartografica e i toponimi, si passeranno in rassegna i momenti salienti della storia di questi manufatti. I casi di studio presi in esame in questa panoramica storica fanno parte della collezione dei plastici del Museo della Geografia dell’Università Sapienza di Roma. I plastici, rinno- vando il dialogo con le tecnologie informatiche applicate alla didattica, sono oggetto di sperimentazioni multimediali che ne permettono la fruibilità a distanza restituendone la tridimensionalità. La rappresentazione dei volumi, infatti, col tempo si è slegata dal supporto materiale per essere inglobata all’interno di software per l’elaborazione grafica e la modellazione 3D di cui i DTM e i DEM rappresentano i prodotti principali. Questi hanno trovato applicazione in molti ambiti riguardanti gli studi sul territorio, ma sono stati scarsamente impiegati in senso didattico soprattutto per ragioni legate alla disponibilità di tecnologie e personale specializzato. Oggi, i plastici ottocenteschi sono protagonisti di una nuova fase che, sfruttando la tecnologia, coniuga gli aspetti materiali del plastico con quelli immateriali digitali. Gli strumenti oggetto di analisi sono stati digitalizzati attraverso rilievi fotogrammetrici al fine di preservarne l’integrità e garantirne una modalità di fruizione innovativa.

I plastici nella storia (della didattica) della geografia: da strumenti analogici a elaborazioni grafiche 3D / DE FILPO, Monica; Grippo, Epifania. - (2023), pp. 641-650. (Intervento presentato al convegno Giornate di Studi Interdisciplinari Geografia e Tecnologia tenutosi a Pisa).

I plastici nella storia (della didattica) della geografia: da strumenti analogici a elaborazioni grafiche 3D

monica de filpo;epifania grippo
2023

Abstract

Models in the history (of teaching) of geography: from analog tools to 3D graphic elaborations. This paper traces the technical, stylistic and conceptual evolution of plastic models in relation to pedagogical changes in the Italian education system and, more specifically, in the teaching of geography. Beginning with nineteenth-century plastic models, true works of art that empirically resolved the need to provide a three-dimensional image of the territory with that of completing its indication with cartographic symbology and place names, the salient moments in the history of these artifacts will be reviewed. The case studies examined in this historical overview are part of the collection of plastic models of the Museum of Geography at Sapienza University of Rome. The plastics, renewing the dialogue with information technologies applied to education, are the subject of multimedia experiments that allow their usability at a distance by restoring their three-dimensionality. The representation of volumes, in fact, over time has become untied from the material support to be incorporated within software for graphic processing and 3D modeling, of which DTMs and DEMs represent the main products. These have found application in many areas concerning land studies, but have been sparsely used in an educational sense mainly for reasons related to the availability of specialized technology and personnel. Today, nineteenth-century models are the protagonists of a new phase that, taking advantage of technology, combines the material aspects of the model with the immaterial digital ones. The instruments under analysis have been digitized through photogrammetric surveys in order to preserve their integrity and ensure an innovative mode of use.
2023
Giornate di Studi Interdisciplinari Geografia e Tecnologia
Il presente contributo ripercorre l’evoluzione tecnica, stilistica e concettuale dei plastici in relazione ai cambiamenti pedagogici del sistema di istruzione italiano e, più specificamente, della didattica della geografia. Partendo dai plastici ottocenteschi, vere opere d’arte, che risolvevano empiricamente l’esigenza di fornire un’immagine tridimen- sionale del territorio con quella di completarne l’indicazione con la simbologia cartografica e i toponimi, si passeranno in rassegna i momenti salienti della storia di questi manufatti. I casi di studio presi in esame in questa panoramica storica fanno parte della collezione dei plastici del Museo della Geografia dell’Università Sapienza di Roma. I plastici, rinno- vando il dialogo con le tecnologie informatiche applicate alla didattica, sono oggetto di sperimentazioni multimediali che ne permettono la fruibilità a distanza restituendone la tridimensionalità. La rappresentazione dei volumi, infatti, col tempo si è slegata dal supporto materiale per essere inglobata all’interno di software per l’elaborazione grafica e la modellazione 3D di cui i DTM e i DEM rappresentano i prodotti principali. Questi hanno trovato applicazione in molti ambiti riguardanti gli studi sul territorio, ma sono stati scarsamente impiegati in senso didattico soprattutto per ragioni legate alla disponibilità di tecnologie e personale specializzato. Oggi, i plastici ottocenteschi sono protagonisti di una nuova fase che, sfruttando la tecnologia, coniuga gli aspetti materiali del plastico con quelli immateriali digitali. Gli strumenti oggetto di analisi sono stati digitalizzati attraverso rilievi fotogrammetrici al fine di preservarne l’integrità e garantirne una modalità di fruizione innovativa.
didattica della geografia; plastici; fotogrammetria; patrimonio geografico; Museo della Geografia
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
I plastici nella storia (della didattica) della geografia: da strumenti analogici a elaborazioni grafiche 3D / DE FILPO, Monica; Grippo, Epifania. - (2023), pp. 641-650. (Intervento presentato al convegno Giornate di Studi Interdisciplinari Geografia e Tecnologia tenutosi a Pisa).
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
DeFilpo_Plastici-Didattica-Geografia_2023.pdf

accesso aperto

Note: PDF
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Creative commons
Dimensione 2.63 MB
Formato Adobe PDF
2.63 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1693033
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact