Il settore agroalimentare svolge un ruolo cruciale per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030. L’azione incontrollata degli attori dell’agroalimentare agisce negativamente su questi obiettivi, mentre una filiera agroalimentare corta può generare sinergie positive. Favorisce la tracciabilità, riduce l’impatto ambientale dei trasporti, sostiene le economie locali e la biodiversità delle colture, e promuove metodi agricoli rispettosi dell’ambiente. Attraverso la mappatura di pratiche virtuose italiane è emerso come una filiera agroalimentare corta contribuisca al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030. Esperienze come Arvaia e Prima Bio sostengono la produzione e il consumo etico e sostenibile, promuovendo una gestione efficiente delle risorse, la riduzione dei rifiuti alimentari tramite riciclo e riuso, l’agricoltura biologica e la biodiversità locale. Inoltre, queste cooperative lavorano anche per l’inclusione e la riduzione delle disuguaglianze, garantendo pari opportunità e facilitando l’inclusione degli stranieri. Inoltre, praticano l’agricoltura biologica e curano la biodiversità locale.
La “filiera corta” per un’economia sostenibile. Pratiche virtuose italiane in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 / Rapa, M.; Morlino, G.; Simone, C.; Conti, M. E.. - In: INDUSTRIE ALIMENTARI. - ISSN 0019-901X. - LXII:(2023), pp. 3-14.
La “filiera corta” per un’economia sostenibile. Pratiche virtuose italiane in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030
M. RAPA;C. SIMONE;M. E. CONTI
2023
Abstract
Il settore agroalimentare svolge un ruolo cruciale per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030. L’azione incontrollata degli attori dell’agroalimentare agisce negativamente su questi obiettivi, mentre una filiera agroalimentare corta può generare sinergie positive. Favorisce la tracciabilità, riduce l’impatto ambientale dei trasporti, sostiene le economie locali e la biodiversità delle colture, e promuove metodi agricoli rispettosi dell’ambiente. Attraverso la mappatura di pratiche virtuose italiane è emerso come una filiera agroalimentare corta contribuisca al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030. Esperienze come Arvaia e Prima Bio sostengono la produzione e il consumo etico e sostenibile, promuovendo una gestione efficiente delle risorse, la riduzione dei rifiuti alimentari tramite riciclo e riuso, l’agricoltura biologica e la biodiversità locale. Inoltre, queste cooperative lavorano anche per l’inclusione e la riduzione delle disuguaglianze, garantendo pari opportunità e facilitando l’inclusione degli stranieri. Inoltre, praticano l’agricoltura biologica e curano la biodiversità locale.File | Dimensione | Formato | |
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