Il 4 novembre dello scorso anno, quando pensavamo che la giornata stesse volgendo a conclusione, una catena di telefonate ci raggiungeva una a una. Paola è morta. A distanza di alcuni mesi, ragione non ne troviamo ancora. Attorno a questo vuoto, però, abbiamo sentito forte la nostra relazione con lei e rintracciato le sue relazioni con altre donne. Non c’era altra strada che stringerle insieme: esperienze, ricordi, aneddoti, pensieri, vissuti. Ne è nato un ciclo di incontri, che dà il titolo anche a questo numero. In un luogo, la Casa internazionale delle Donne di Roma, che non è soltanto la sede della redazione DWF, ma uno spazio a cui Paola ha dedicato molti anni del suo impegno militante. Un percorso che non è stato solo un omaggio, ma una scommessa sul futuro, che ha fatto incontrare intelligenze, generato affetto, commozione, aspettative, rilanci. Un ciclo di cui sarebbe stata – pensiamo – contenta, e un po’ troppo lusingata per i suoi gusti. Le tappe si sono decise da sé, è bastato seguire le tracce del percorso politico di Paola in oltre 40 anni di militanza femminista, la tessitura dei rapporti costruiti per affermare la libertà femminile e una visione e lettura del mondo fondate sulle pratiche del partire da sé e dell’autodeterminazione.
Intergenerazionalmente / Sapegno, M. S.; Perrotta, A.; Toti, R. D.; Selvaggi, Manfredi. - In: DWF. - ISSN 0393-9014. - 1-2:137-138(2023), pp. 43-50.
Intergenerazionalmente
Sapegno M. S.
;Perrotta A.
;Manfredi Selvaggi
2023
Abstract
Il 4 novembre dello scorso anno, quando pensavamo che la giornata stesse volgendo a conclusione, una catena di telefonate ci raggiungeva una a una. Paola è morta. A distanza di alcuni mesi, ragione non ne troviamo ancora. Attorno a questo vuoto, però, abbiamo sentito forte la nostra relazione con lei e rintracciato le sue relazioni con altre donne. Non c’era altra strada che stringerle insieme: esperienze, ricordi, aneddoti, pensieri, vissuti. Ne è nato un ciclo di incontri, che dà il titolo anche a questo numero. In un luogo, la Casa internazionale delle Donne di Roma, che non è soltanto la sede della redazione DWF, ma uno spazio a cui Paola ha dedicato molti anni del suo impegno militante. Un percorso che non è stato solo un omaggio, ma una scommessa sul futuro, che ha fatto incontrare intelligenze, generato affetto, commozione, aspettative, rilanci. Un ciclo di cui sarebbe stata – pensiamo – contenta, e un po’ troppo lusingata per i suoi gusti. Le tappe si sono decise da sé, è bastato seguire le tracce del percorso politico di Paola in oltre 40 anni di militanza femminista, la tessitura dei rapporti costruiti per affermare la libertà femminile e una visione e lettura del mondo fondate sulle pratiche del partire da sé e dell’autodeterminazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.