I beni geo-cartografici acquisiti a partire dal 1876 dal Gabinetto di Geografia della Regia Università di Roma sono attualmente oggetto di diversi studi e progetti di ricerca che mirano alla loro patrimonializzazione e valorizzazione. Tali beni si sono sedimentati in quasi 150 anni di attività del Gabinetto, poi Istituto, di Geografia, attualmente parte del Dipartimento di Lettere e Culture Moderne della Sapienza Università di Roma. Nonostante lo stato di abbandono e, in alcuni casi, di deterioramento che hanno subito nel corso del tempo, la maggior parte di essi è pervenuta sino a noi in buone condizioni. Il loro valore è molteplice: da un lato essi rappresentano dei beni culturali tout court, dall’altro sono testimonianze materiali della storia della geografia accademica a Roma. I beni per quanto eterogenei si costituiscono in varie collezioni tipologicamente definite. La ricostruzione dei movimenti che hanno portato alla costituzione del posseduto fornisce indicazioni circa i rapporti tra enti, istituzioni, persone, quindi del contesto all’interno del quale ha operato il Gabinetto. Gli oggetti muovendosi tra sedi accademiche, case editrici, enti pubblici e privati, coinvolgendo professionalità varie, hanno determinato una rete di relazioni spesso sommerse e non facili da rintracciare. Questo è quanto avvenuto per le collezioni delle stampe calcografiche e dei plastici in gesso. Nel primo caso a partire dai documenti cartografici, dai registri inventariali e dalla letteratura scientifica è stato possibile risalire al percorso che hanno interessato questi oggetti a partire dalla stampa sino all’arrivo presso il Gabinetto. Nel secondo caso i plastici sono stati identificati e datati anche attraverso studi comparativi, e solo in alcuni casi si è potuto ricostruire le vicende che li hanno condotti al Gabinetto. Riportare alla luce tali oggetti attualmente significa farli riemergere dopo un lungo periodo di abbandono e dotarli di senso ulteriore dal momento in cui essi vengono schedati, organizzati in modo strutturato e resi fruibili.
Il percorso dei beni geo-cartografici alla Sapienza: genesi ed evoluzione di un patrimonio / DE FILPO, Monica; Grippo, Epifania. - (2023). (Intervento presentato al convegno XXXIII Congrasso geografico italiano. Geografie in movimento tenutosi a Padova).
Il percorso dei beni geo-cartografici alla Sapienza: genesi ed evoluzione di un patrimonio
Monica De Filpo;Epifania Grippo
2023
Abstract
I beni geo-cartografici acquisiti a partire dal 1876 dal Gabinetto di Geografia della Regia Università di Roma sono attualmente oggetto di diversi studi e progetti di ricerca che mirano alla loro patrimonializzazione e valorizzazione. Tali beni si sono sedimentati in quasi 150 anni di attività del Gabinetto, poi Istituto, di Geografia, attualmente parte del Dipartimento di Lettere e Culture Moderne della Sapienza Università di Roma. Nonostante lo stato di abbandono e, in alcuni casi, di deterioramento che hanno subito nel corso del tempo, la maggior parte di essi è pervenuta sino a noi in buone condizioni. Il loro valore è molteplice: da un lato essi rappresentano dei beni culturali tout court, dall’altro sono testimonianze materiali della storia della geografia accademica a Roma. I beni per quanto eterogenei si costituiscono in varie collezioni tipologicamente definite. La ricostruzione dei movimenti che hanno portato alla costituzione del posseduto fornisce indicazioni circa i rapporti tra enti, istituzioni, persone, quindi del contesto all’interno del quale ha operato il Gabinetto. Gli oggetti muovendosi tra sedi accademiche, case editrici, enti pubblici e privati, coinvolgendo professionalità varie, hanno determinato una rete di relazioni spesso sommerse e non facili da rintracciare. Questo è quanto avvenuto per le collezioni delle stampe calcografiche e dei plastici in gesso. Nel primo caso a partire dai documenti cartografici, dai registri inventariali e dalla letteratura scientifica è stato possibile risalire al percorso che hanno interessato questi oggetti a partire dalla stampa sino all’arrivo presso il Gabinetto. Nel secondo caso i plastici sono stati identificati e datati anche attraverso studi comparativi, e solo in alcuni casi si è potuto ricostruire le vicende che li hanno condotti al Gabinetto. Riportare alla luce tali oggetti attualmente significa farli riemergere dopo un lungo periodo di abbandono e dotarli di senso ulteriore dal momento in cui essi vengono schedati, organizzati in modo strutturato e resi fruibili.File | Dimensione | Formato | |
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