Consenso estorto tra nullità ed annullabilità del contratto

La Corte di Cassazione si pronuncia sul dibattuto tema delle conseguenze, in punto di invalidita` , rispetto ad un contratto concluso in seguito del compimento del reato di estorsione. L’adesione al criterio sostanziale, nell’interpretazione della Corte, considera il contratto virtualmente nullo ai sensi dell’art. 1418, 1º comma, cod. civ., stante la ratio e la natura degli interessi sottesi alla norma penale. La Corte affronta il tema delle interferenze tra diritto penale e diritto civile, soffermandosi sulla tradizionale distinzione tra reato-contratto e reato in contratto. Tuttavia, la soluzione adottata dalla Cassazione non convince del tutto in merito al tipo di invalidita` che colpisce un negozio in cui il consenso di una parte sia stato estorto, con condotta penalmente rilevante, lasciando dei dubbi sulla possibile configurabilita` del rimedio dell’annullabilita`, in luogo della nullita` .