La bioarcheologia applicata ai resti umani ci permette di studiare lo stile di vita e le condizioni di salute delle popolazioni del passato. Se applicata al mondo romano, ha il potenziale di restituire informazioni su un segmento della popolazione spesso lasciato in ombra dalle fonti letterarie. Gli schiavi, ad esempio, svolgevano un ruolo fondamentale nell’Impero Romano, sia a Roma che nelle città minori e nei villaggi. Il nostro studio si concentra sull’area sepolcrale associata alla città di Lucus Feroniae. Le indagini archeologiche hanno rivelato che questo centro rurale era abitato da gente del posto, veterani e liberti. Studi paleopatologici preliminari su questa popolazione scheletrica hanno evidenziato un elevato tasso di traumi e lesioni che testimoniano le condizioni di vita della classe lavoratrice in questo centro rurale. Combinando esami macroscopici e analisi radiografiche di un sottocampione di individui provenienti dalla necropoli, siamo riusciti a identificare una giovane donna adulta che mostra lesioni riconducibili a violenza interpersonale. In particolare, la donna presenta un callo osseo sull’ulna destra, verosimilmente formatosi a seguito di una parry fracture. Al fine di esplorare la storia di questa donna, abbiamo abbinato all'evidenza scheletrica uno studio isotopico, per indagarne il possibile luogo d’origine, al fine di inquadrare il suo ruolo all'interno della comunità. L'integrazione di dati isotopici, scheletrici e archeologici, volti alla ricostruzione dell'osteobiografia di questa donna, ha offerto un interessante spaccato di vita della classe lavoratrice della Roma imperiale.
Indagini paleopatologiche e isotopiche su uno scheletro femminile di epoca romana imperiale (Lucus Feroniae, I-III secolo CE) / Farese, Martina; Formichella, Giulia; Bernardini, Sara; Zeppilli, Carlotta; Micarelli, Ileana; Manzi, Giorgio; Tafuri, MARY ANNE. - (2022). (Intervento presentato al convegno XXIV Congresso Associazione Antropologica Italiana tenutosi a Chieti, Italy).
Indagini paleopatologiche e isotopiche su uno scheletro femminile di epoca romana imperiale (Lucus Feroniae, I-III secolo CE)
Martina Farese
Primo
;Giulia Formichella;Sara Bernardini;Carlotta Zeppilli;Ileana Micarelli;Giorgio Manzi;Mary Anne Tafuri
2022
Abstract
La bioarcheologia applicata ai resti umani ci permette di studiare lo stile di vita e le condizioni di salute delle popolazioni del passato. Se applicata al mondo romano, ha il potenziale di restituire informazioni su un segmento della popolazione spesso lasciato in ombra dalle fonti letterarie. Gli schiavi, ad esempio, svolgevano un ruolo fondamentale nell’Impero Romano, sia a Roma che nelle città minori e nei villaggi. Il nostro studio si concentra sull’area sepolcrale associata alla città di Lucus Feroniae. Le indagini archeologiche hanno rivelato che questo centro rurale era abitato da gente del posto, veterani e liberti. Studi paleopatologici preliminari su questa popolazione scheletrica hanno evidenziato un elevato tasso di traumi e lesioni che testimoniano le condizioni di vita della classe lavoratrice in questo centro rurale. Combinando esami macroscopici e analisi radiografiche di un sottocampione di individui provenienti dalla necropoli, siamo riusciti a identificare una giovane donna adulta che mostra lesioni riconducibili a violenza interpersonale. In particolare, la donna presenta un callo osseo sull’ulna destra, verosimilmente formatosi a seguito di una parry fracture. Al fine di esplorare la storia di questa donna, abbiamo abbinato all'evidenza scheletrica uno studio isotopico, per indagarne il possibile luogo d’origine, al fine di inquadrare il suo ruolo all'interno della comunità. L'integrazione di dati isotopici, scheletrici e archeologici, volti alla ricostruzione dell'osteobiografia di questa donna, ha offerto un interessante spaccato di vita della classe lavoratrice della Roma imperiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.