The article discusses the early work of Lorenzo Fasolo, bringing together documentary information and paintings datable to the last decade of the fifteenth century, within the context of Lombard and Ligurian art of the time, and with reference to the artist's securely established work. Fasolo absorbed the composite cultural climate of Pavia, marked by the art of Foppa and other painters engaged on Sforza projects, but also by elements of enduring local tradition that were redolent of the courtly genre. These experiences, reflected in the Adoration of the Magi (formerly in Florence), were enriched by the language of the latest works by Bramante and Bergognone - the prevailing style at the Certosa - as can be seen in two panels with the Virgin and Child with Angels, and the lunette with the Madonna of Mercy in Pavia. Similar cultural roots can also be found in the recently restored cycle of frescoes in the inner church of the former monastery of Santa Clara in Pavia, where the paintings in the vaults of the choir could be the first securely identifiable work by the elusive Giacomino Vismara.

L’articolo si sofferma sulla prima produzione di Lorenzo Fasolo, intrecciando dati documentari e opere attribuibili entro l’ultimo decennio del Quattrocento, alla luce del panorama lombardo-ligure dell’epoca e dei più tardi dipinti certi dell’artista. Fasolo assorbì il composito clima culturale di Pavia, segnato da Foppa e da altri artisti impegnati nelle imprese sforzesche, ma anche da una tenace tradizione locale intessuta di ricordi cortesi. Esperienze riflesse nell’‛Adorazione dei Magi’ e arricchite dalle novità bramantesche e bergognonesche (diffuse nel cantiere della Certosa), come rivelano due ‘Madonne con il Bambino e angeli’ e la lunetta con la ‘Madonna della misericordia’. Anche il ciclo di affreschi della chiesa interna dell’ex monastero pavese di Santa Clara, incrementato da restauri recenti e confermabile a Fasolo, ribadisce un simile mix culturale. Nello stesso edificio la volta del coro potrebbe essere invece la prima opera certa dello sfuggente Giacomino Vismara.

La prima attività di Lorenzo Fasolo (e una proposta per Giacomino Vismara) / Manavella, Stefano. - In: PARAGONE. ARTE. - ISSN 1120-4737. - LXIX:Terza Serie - Numero 141 (823) - Settembre 2018(2018), pp. 3-24.

La prima attività di Lorenzo Fasolo (e una proposta per Giacomino Vismara)

Manavella, Stefano
2018

Abstract

The article discusses the early work of Lorenzo Fasolo, bringing together documentary information and paintings datable to the last decade of the fifteenth century, within the context of Lombard and Ligurian art of the time, and with reference to the artist's securely established work. Fasolo absorbed the composite cultural climate of Pavia, marked by the art of Foppa and other painters engaged on Sforza projects, but also by elements of enduring local tradition that were redolent of the courtly genre. These experiences, reflected in the Adoration of the Magi (formerly in Florence), were enriched by the language of the latest works by Bramante and Bergognone - the prevailing style at the Certosa - as can be seen in two panels with the Virgin and Child with Angels, and the lunette with the Madonna of Mercy in Pavia. Similar cultural roots can also be found in the recently restored cycle of frescoes in the inner church of the former monastery of Santa Clara in Pavia, where the paintings in the vaults of the choir could be the first securely identifiable work by the elusive Giacomino Vismara.
2018
L’articolo si sofferma sulla prima produzione di Lorenzo Fasolo, intrecciando dati documentari e opere attribuibili entro l’ultimo decennio del Quattrocento, alla luce del panorama lombardo-ligure dell’epoca e dei più tardi dipinti certi dell’artista. Fasolo assorbì il composito clima culturale di Pavia, segnato da Foppa e da altri artisti impegnati nelle imprese sforzesche, ma anche da una tenace tradizione locale intessuta di ricordi cortesi. Esperienze riflesse nell’‛Adorazione dei Magi’ e arricchite dalle novità bramantesche e bergognonesche (diffuse nel cantiere della Certosa), come rivelano due ‘Madonne con il Bambino e angeli’ e la lunetta con la ‘Madonna della misericordia’. Anche il ciclo di affreschi della chiesa interna dell’ex monastero pavese di Santa Clara, incrementato da restauri recenti e confermabile a Fasolo, ribadisce un simile mix culturale. Nello stesso edificio la volta del coro potrebbe essere invece la prima opera certa dello sfuggente Giacomino Vismara.
Lorenzo Fasolo; Giacomino Vismara; Vincenzo Foppa; Bernardo Zenale; Ambrogio Bergognone; pittura rinascimentale; pittura tardogotica; renaissance painting; late gothic painting; Lombardia; Liguria; Luca Baudo; Milano; Sforza
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La prima attività di Lorenzo Fasolo (e una proposta per Giacomino Vismara) / Manavella, Stefano. - In: PARAGONE. ARTE. - ISSN 1120-4737. - LXIX:Terza Serie - Numero 141 (823) - Settembre 2018(2018), pp. 3-24.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1671827
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