La natura della c.d. comunione de residuo sui beni di impresa

La Suprema Corte, in composizione a sezioni unite, si pronuncia per la prima volta sulla qualificazione giuridica della c.d. comunione de residuo, ed in particolare sulla natura – reale o obbligatoria – della pretesa vantata dal coniuge non imprenditore sui beni facenti parte dell’impresa esercitata dall’altro coniuge imprenditore. Sebbene i rilevanti riflessi pratici, inerenti sı` ai rapporti interni tra i coniugi, ma soprattutto ai rapporti con i terzi, la questione e` stata affrontata solo incidenter tantum da poche e risalenti pronunce di legittimita`, ed ex professo da un’isolata giurisprudenza di merito