The First Section of Italian Corte di Cassazione once again discusses the discipline of the spyware known as “captatore informatico” from one of its most complex aspects: the great versatility that characterizes it. Particularly, the Supreme Court tries to frame the operation of screen-capturing of the targeted device as an interception of a data stream in the previsions of article 266-bis c.p.p. and, in doing so, factually coined the new - and not convincing - concept of “virtual communicative behaviors”. In this regard, it becomes useful to study the sentence in the context of the previous case law about the meaning of the term “interception”, “communication” and “data stream”, providing a thorough critique on the arguments of the Court.
La Corte di cassazione, Sezione I, torna a pronunciarsi sulla disciplina del “captatore informatico”, sotto uno degli aspetti più complessi: la grande versatilità che lo caratterizza. In particolare, la Suprema Corte cerca di inquadrare l’operazione di registrazione dello schermo del dispositivo bersaglio nella categoria dell’intercettazione di flussi di dati ex art. 266-bis c.p.p. e, nel tentativo, ha coniato di fatto il nuovo - e poco convincente - concetto dei “comportamenti comunicativi virtuali”. In proposito, torna utile esaminare la sentenza nel contesto della giurisprudenza di legittimità sul significato dei termini “intercettazione”, “comunicazione” e “flusso di dati” al fine di fornire una critica esauriente sulle argomentazioni della Corte.
Sulla configurabilità di “comportamenti comunicativi virtuali” / Toma, Emanuele. - In: DIRITTO PENALE E PROCESSO. - ISSN 1591-5611. - Anno 2022:11(2022), pp. 1433-1440.
Sulla configurabilità di “comportamenti comunicativi virtuali”
Emanuele Toma
Primo
2022
Abstract
The First Section of Italian Corte di Cassazione once again discusses the discipline of the spyware known as “captatore informatico” from one of its most complex aspects: the great versatility that characterizes it. Particularly, the Supreme Court tries to frame the operation of screen-capturing of the targeted device as an interception of a data stream in the previsions of article 266-bis c.p.p. and, in doing so, factually coined the new - and not convincing - concept of “virtual communicative behaviors”. In this regard, it becomes useful to study the sentence in the context of the previous case law about the meaning of the term “interception”, “communication” and “data stream”, providing a thorough critique on the arguments of the Court.File | Dimensione | Formato | |
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