Danno non patrimoniale. le tabelle di Milano assicurano il rispetto del principio di equità

La liquidazione del danno non patrimoniale torna all’attenzione della Suprema Corte. Non potendo sconfinare in equità pura, la valutazione equitativa (art. 1226 cod. civ.) deve avvenire entro precisi perimetri, tratteggiati dalle tabelle giudiziali. Cass. n. 38077 del 2021 si segnala, quindi, per un profilo di particolare interesse: il giudice del merito deve fare applicazione delle tabelle di Milano o adottarle come criterio di riscontro e verifica della diversa liquidazione cui sia pervenuto. I parametri milanesi sono ricollocati al centro del sistema, riaccreditando quell’orientamento giurisprudenziale che ne aveva affermato la natura paranormativa.