Il contributo intende ricostruire il corpus delle opere di Albrecht Dürer, o a lui attribu- ite, appartenute alle collezioni dell’ultimo duca di Urbino, Francesco Maria II della Rovere (1549-1631) e proporre un primo censimento delle derivazioni dai suoi modelli nella pro- duzione artistica del ducato. Il legame tra l’opera di Dürer e la casa asburgica viene posto in relazione con la grande ammirazione che il duca ebbe per Massimiliano I, Carlo V e Filippo II, dei quali in diverse circostanze emulò le scelte, cercando di rintracciare il fil rouge tra la produzione del pittore tedesco e il gusto di Francesco Maria II. Il lavoro ha preso avvio da un’indagine sui libri appartenuti alla Libraria nuova di Casteldurante, tra i quali è emersa la presenza dell’Apocalisse di Dürer, e il confronto con le raccolte roveresche. La ricerca, dunque, si è sviluppata, in modo centrifugo, dalla biblioteca alle collezioni del duca fino all’individuazione di esempi di alto artigianato artistico del ducato di Urbino direttamente desunti dalla produzione dell’artista tedesco.
Albrecht Dürer nelle raccolte roveresche e la sua fortuna nel ducato di Urbino / Sanetti, Ilaria; di ricerca in Storia dell’arte moderna, Dottoranda; Università di Roma, Sapienza; Dipartimento, Saras; 5, Piazzale Aldo Moro; Roma, 00185; ilaria. sanetti@ uniroma1. it., e-mail:. - In: IL CAPITALE CULTURALE. - ISSN 2039-2362. - 25(2022), pp. 413-436.
Albrecht Dürer nelle raccolte roveresche e la sua fortuna nel ducato di Urbino
Ilaria Sanetti
;dipartimento Saras;
2022
Abstract
Il contributo intende ricostruire il corpus delle opere di Albrecht Dürer, o a lui attribu- ite, appartenute alle collezioni dell’ultimo duca di Urbino, Francesco Maria II della Rovere (1549-1631) e proporre un primo censimento delle derivazioni dai suoi modelli nella pro- duzione artistica del ducato. Il legame tra l’opera di Dürer e la casa asburgica viene posto in relazione con la grande ammirazione che il duca ebbe per Massimiliano I, Carlo V e Filippo II, dei quali in diverse circostanze emulò le scelte, cercando di rintracciare il fil rouge tra la produzione del pittore tedesco e il gusto di Francesco Maria II. Il lavoro ha preso avvio da un’indagine sui libri appartenuti alla Libraria nuova di Casteldurante, tra i quali è emersa la presenza dell’Apocalisse di Dürer, e il confronto con le raccolte roveresche. La ricerca, dunque, si è sviluppata, in modo centrifugo, dalla biblioteca alle collezioni del duca fino all’individuazione di esempi di alto artigianato artistico del ducato di Urbino direttamente desunti dalla produzione dell’artista tedesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.