The features of movement, fluidity, indeterminacy arise as an expression of the materiality of the sea and at the same time as an imaginative tank with which to rethink binary, terrestrial, crystallised logics. This contribution traces several approaches that look at the materiality of the sea in its perturbative and imaginative dimension, in order to put them in dialogue with the literature that looks at the Indian Ocean as a cultural continuum; the aim is to disclose the preponderance of the oceanic context and its intrinsic traits in connecting and shaping knowledge, cultures and imaginaries. From the Indian Ocean, the intention is therefore to think of the sea as an (anti-) method, dwelling on those characteristics of movement, fluidity, disorder as axioms with which to reinterpret the unforeseeability of encounters, hybridisations, as well as historical and cultural processes

Le caratteristiche di movimento, fluidità, indeterminatezza si presentano come espressione della materialità del mare e al tempo stesso come serbatoio immaginativo con il quale ripensare logiche binarie, terrestri, cristallizzate. In questo contributo si ripercorrono alcuni studi che guardano alla materialità del mare nella sua dimensione perturbativa e immaginativa, con l’intento di metterli in dialogo con la letteratura che pensa l’Oceano Indiano come continuum culturale svelando la preponderanza del contesto oceanico e delle sue caratteristiche intrinseche nel connettere e plasmare saperi, culture, immaginari. Dall’Oceano Indiano si vuole quindi pensare il mare come (anti-) metodo, soffermandosi su quelle caratteristiche di movimento, fluidità, disordine quali assiomi con cui

Il mare come metodo? Suggestioni dall’Oceano Indiano / Maddaluno, Raffaele. - In: ARCHIVIO ANTROPOLOGICO MEDITERRANEO. - ISSN 2038-3215. - (2022).

Il mare come metodo? Suggestioni dall’Oceano Indiano

Raffaele Maddaluno
2022

Abstract

The features of movement, fluidity, indeterminacy arise as an expression of the materiality of the sea and at the same time as an imaginative tank with which to rethink binary, terrestrial, crystallised logics. This contribution traces several approaches that look at the materiality of the sea in its perturbative and imaginative dimension, in order to put them in dialogue with the literature that looks at the Indian Ocean as a cultural continuum; the aim is to disclose the preponderance of the oceanic context and its intrinsic traits in connecting and shaping knowledge, cultures and imaginaries. From the Indian Ocean, the intention is therefore to think of the sea as an (anti-) method, dwelling on those characteristics of movement, fluidity, disorder as axioms with which to reinterpret the unforeseeability of encounters, hybridisations, as well as historical and cultural processes
2022
Le caratteristiche di movimento, fluidità, indeterminatezza si presentano come espressione della materialità del mare e al tempo stesso come serbatoio immaginativo con il quale ripensare logiche binarie, terrestri, cristallizzate. In questo contributo si ripercorrono alcuni studi che guardano alla materialità del mare nella sua dimensione perturbativa e immaginativa, con l’intento di metterli in dialogo con la letteratura che pensa l’Oceano Indiano come continuum culturale svelando la preponderanza del contesto oceanico e delle sue caratteristiche intrinseche nel connettere e plasmare saperi, culture, immaginari. Dall’Oceano Indiano si vuole quindi pensare il mare come (anti-) metodo, soffermandosi su quelle caratteristiche di movimento, fluidità, disordine quali assiomi con cui
Oceano Indiano; movimento; Oceanic Turn; mare come metodo; disordine
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il mare come metodo? Suggestioni dall’Oceano Indiano / Maddaluno, Raffaele. - In: ARCHIVIO ANTROPOLOGICO MEDITERRANEO. - ISSN 2038-3215. - (2022).
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