Negli ultimi decenni si è assistito ad un notevole aumento dei volumi di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). I monitor piatti provenienti da televisori, notebook e tablet rappresentano una quota importante di tale volume. Questo fatto è probabilmente correlato al continuo e rapido cambiamento nelle tecnologie: le apparecchiature elettroniche diventano rapidamente obsolete e sono sostituite con nuovi dispositivi dotati di prestazioni migliori. Se si considerano le stime di crescita di questo volume di rifiuti, appare evidente come sia necessario lo sviluppo di strategie di riciclo adeguate. Affrontare una qualunque problematica di riciclo di prodotti e/o materiali significa, in prima battuta, operare una valutazione quali-quantitativa dei flussi in alimentazione ai potenziali processi di recupero e/o di riciclo. In questo contesto, l’obiettivo dello studio è stato quello di effettuare una caratterizzazione orientata al riciclo dei vari materiali presenti in un flusso di rifiuti, composto da monitor a schermo piatto giunti a fine vita. Per raggiungere tale obiettivo è stata implementata una procedura basata sull'utilizzo dell'analisi d'immagine iperspettrale (HyperSpectral Imaging - HSI) nel vicino infrarosso (Near InfraRed - NIR: 1000-1700 nm). Più nel dettaglio, è stata messa a punto una procedura di identificazione a cascata, mediante classificatori Partial Least Squares - Discriminant Analysis (PLS-DA), per i vari materiali che sono presenti in questo specifico flusso di RAEE. L’elaborazione dei dati e le procedure chemiometriche adottate per l’implementazione dei modelli di classificazione sono state effettuate in ambiente MATLAB® (The MathWorks, Inc.). Adottando l'approccio proposto, le diverse categorie di materiali presenti sono state correttamente riconosciute e classificate. In particolare, è stato possibile identificare le seguenti classi: plastiche provenienti da unità di retroilluminazione, plastiche nere, metalli / leghe metalliche, circuiti stampati / componenti elettroniche ed altro. I risultati sono da considerarsi soddisfacenti e gettano le basi per un più approfondito studio delle diverse frazioni di materiali individuabili in questo particolare flusso di rifiuti.

Imaging iperspettrale per il controllo di prodotti risultanti dal riciclo di monitor a schermo piatto / Bonifazi, Giuseppe; Gasbarrone, Riccardo; Palmieri, Roberta; Serranti, Silvia. - (2019). (Intervento presentato al convegno Soluzioni innovative di prevenzione e gestione dei rifiuti: strumenti operativi e di valutazione, ECOMONDO 2019 tenutosi a Rimini; Italy).

Imaging iperspettrale per il controllo di prodotti risultanti dal riciclo di monitor a schermo piatto

Giuseppe Bonifazi;Riccardo Gasbarrone;Roberta Palmieri;Silvia Serranti
2019

Abstract

Negli ultimi decenni si è assistito ad un notevole aumento dei volumi di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). I monitor piatti provenienti da televisori, notebook e tablet rappresentano una quota importante di tale volume. Questo fatto è probabilmente correlato al continuo e rapido cambiamento nelle tecnologie: le apparecchiature elettroniche diventano rapidamente obsolete e sono sostituite con nuovi dispositivi dotati di prestazioni migliori. Se si considerano le stime di crescita di questo volume di rifiuti, appare evidente come sia necessario lo sviluppo di strategie di riciclo adeguate. Affrontare una qualunque problematica di riciclo di prodotti e/o materiali significa, in prima battuta, operare una valutazione quali-quantitativa dei flussi in alimentazione ai potenziali processi di recupero e/o di riciclo. In questo contesto, l’obiettivo dello studio è stato quello di effettuare una caratterizzazione orientata al riciclo dei vari materiali presenti in un flusso di rifiuti, composto da monitor a schermo piatto giunti a fine vita. Per raggiungere tale obiettivo è stata implementata una procedura basata sull'utilizzo dell'analisi d'immagine iperspettrale (HyperSpectral Imaging - HSI) nel vicino infrarosso (Near InfraRed - NIR: 1000-1700 nm). Più nel dettaglio, è stata messa a punto una procedura di identificazione a cascata, mediante classificatori Partial Least Squares - Discriminant Analysis (PLS-DA), per i vari materiali che sono presenti in questo specifico flusso di RAEE. L’elaborazione dei dati e le procedure chemiometriche adottate per l’implementazione dei modelli di classificazione sono state effettuate in ambiente MATLAB® (The MathWorks, Inc.). Adottando l'approccio proposto, le diverse categorie di materiali presenti sono state correttamente riconosciute e classificate. In particolare, è stato possibile identificare le seguenti classi: plastiche provenienti da unità di retroilluminazione, plastiche nere, metalli / leghe metalliche, circuiti stampati / componenti elettroniche ed altro. I risultati sono da considerarsi soddisfacenti e gettano le basi per un più approfondito studio delle diverse frazioni di materiali individuabili in questo particolare flusso di rifiuti.
2019
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1664163
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