Sono editi e commentati tre componimenti lirici del poeta friulano Erasmo da Valvasone (ca. 1528-1593), scoperti dall'autore dell'articolo in manoscritti conservati a Udine e a Venezia. Tali testi non compaiono nell'edizione critica delle rime del Valvasone a cura di G. Cerboni Baiardi (1993). Le prime due liriche offrono vari motivi di interesse. La prima, in lode dell'avvocato e poeta Cornelio Frangipane, amico del Valvasone, conferma il fondamentale ruolo di guida del Frangipane all'interno dell'ambiente nobiliare e intellettuale friulano dell'epoca. Inoltre, il particolare uso della comparatio mitologica, tratto tipico del Valvasone, è una nuova testimonianza del gusto classicista della lirica valvasoniana, per la quale non si trovano adeguati termini di confronto nella coeva rimeria friulana in volgare: sembra rimandare piuttosto al gusto classicistico che Dionigi Atanagi (il quale fu una sorta di 'maestro' per il Valvasone) aveva maturato nell'ambiente letterario romano del Tolomei e del Guidiccioni e che, una volta trasferitosi a Venezia, cercava di diffondere tramite proposte antologiche (fra gli autori da lui antologizzati, vi è lo stesso Valvasone). Il secondo componimento edito è una sorta di testamento poetico, scritto poco prima della morte, ed è interessante perché aiuta a correggere in parte la vulgata critica di un Valvasone perennemente isolato, lontano dagli ambienti letterari che contavano. In realtà, come dimostra anche il testo proposto, perlomeno negli ultimi anni di vita il Valvasone sembra aver superato l'impasse in cui si dibatteva grazie al successo ottenuto dall'Angeleida e dalla Caccia, nonché ai rapporti stretti con l'ambiente veneziano degli accademici Uranici e con l'ambiente lombardo, in particolare la cerchia gravitante attorno all'editore bergamasco Comin Ventura. Nell'ultima parte dell'articolo, vengono segnalate alcune testimonianze manoscritte e a stampa che mancano nell'edizione di Cerboni Baiardi e nell'annessa bibliografia valvasoniana di Del Zotto. Tali segnalazioni permettono anche di aggiungere ulteriori informazioni sulla biografia culturale del Valvasone e sulla sua rete di contatti.
Su alcuni componimenti sconosciuti di Erasmo da Valvasone / Favaro, M. - In: NUOVA RIVISTA DI LETTERATURA ITALIANA. - ISSN 1590-7929. - VIII:1-2(2005), pp. 207-230.
Su alcuni componimenti sconosciuti di Erasmo da Valvasone
Favaro M
2005
Abstract
Sono editi e commentati tre componimenti lirici del poeta friulano Erasmo da Valvasone (ca. 1528-1593), scoperti dall'autore dell'articolo in manoscritti conservati a Udine e a Venezia. Tali testi non compaiono nell'edizione critica delle rime del Valvasone a cura di G. Cerboni Baiardi (1993). Le prime due liriche offrono vari motivi di interesse. La prima, in lode dell'avvocato e poeta Cornelio Frangipane, amico del Valvasone, conferma il fondamentale ruolo di guida del Frangipane all'interno dell'ambiente nobiliare e intellettuale friulano dell'epoca. Inoltre, il particolare uso della comparatio mitologica, tratto tipico del Valvasone, è una nuova testimonianza del gusto classicista della lirica valvasoniana, per la quale non si trovano adeguati termini di confronto nella coeva rimeria friulana in volgare: sembra rimandare piuttosto al gusto classicistico che Dionigi Atanagi (il quale fu una sorta di 'maestro' per il Valvasone) aveva maturato nell'ambiente letterario romano del Tolomei e del Guidiccioni e che, una volta trasferitosi a Venezia, cercava di diffondere tramite proposte antologiche (fra gli autori da lui antologizzati, vi è lo stesso Valvasone). Il secondo componimento edito è una sorta di testamento poetico, scritto poco prima della morte, ed è interessante perché aiuta a correggere in parte la vulgata critica di un Valvasone perennemente isolato, lontano dagli ambienti letterari che contavano. In realtà, come dimostra anche il testo proposto, perlomeno negli ultimi anni di vita il Valvasone sembra aver superato l'impasse in cui si dibatteva grazie al successo ottenuto dall'Angeleida e dalla Caccia, nonché ai rapporti stretti con l'ambiente veneziano degli accademici Uranici e con l'ambiente lombardo, in particolare la cerchia gravitante attorno all'editore bergamasco Comin Ventura. Nell'ultima parte dell'articolo, vengono segnalate alcune testimonianze manoscritte e a stampa che mancano nell'edizione di Cerboni Baiardi e nell'annessa bibliografia valvasoniana di Del Zotto. Tali segnalazioni permettono anche di aggiungere ulteriori informazioni sulla biografia culturale del Valvasone e sulla sua rete di contatti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.