Le proprietà bionutrizionali e salutistiche dell’olio vergine di oliva sono essenzialmente legate al genetic background e all’ambiente di produzione. Il Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell’Università degli studi di Firenze ha sviluppato un vasto programma di miglioramento genetico dell’olivo per la costituzione di nuove cultivar da olio, da tavola e a duplice attitudine (Ranalli et al, 2000). Sono stati ottenuti 6000 semenzali di olivo da ben 127 combinazioni di incrocio. Sono state utilizzate le cultivar Aglandau, Ascolana, Bouteillan, Giarraffa, Gordales, Grossanne, Manzanilla, Nocellara Etnea, Picholine, Sorba, Tanche, Verdale, Coratina, Frantoio, Leccino, Puntino e Razzo. I campi dimostrativi sono ubicati in Umbria. Basilicata e Calabria. Uno degli obiettivi principali dello studio è l’ottenimento di oli nutraceutici ad alto impatto salutistico da utilizzare come coadiuvante per combattere la sindrome metabolica, lo stress ossidativo, l’ipercolesterolemia, l’insulinoresistenza, l’aggregazione piastrinica, le malattie del benessere, le neoplasie e altre patologie e forme morbose del nostro tempo (Ranalli et al, 2006). Sulle nuove tipologie di oli sono stati già redatti diversi lavori pubblicati su riviste o presentati a convegni e simposi (Ranalli et al., 2008). Gli oli recentemente caratterizzati sono P5 93, P5 18, P1 3, P1 25, P1 27, P1 35, P4 6, G2 121, P6 73. In questo lavoro vengono riportati i dati analitici relativi ai nuovi prodotti G2 121, P1 25 e P5 18.
Livello di phytochemicals nutraceutici in nuove varietà di oli vergini di oliva / Ranalli, Alfonso; Marchegiani, Donato; Contento, Stefania; Girardi, Fabio; Nicolosi, Paola; Pardi, Davide. - (2008). (Intervento presentato al convegno VII Congresso nazionale di chimica degli alimenti tenutosi a Perugia; Italy).
Livello di phytochemicals nutraceutici in nuove varietà di oli vergini di oliva
Girardi Fabio;
2008
Abstract
Le proprietà bionutrizionali e salutistiche dell’olio vergine di oliva sono essenzialmente legate al genetic background e all’ambiente di produzione. Il Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell’Università degli studi di Firenze ha sviluppato un vasto programma di miglioramento genetico dell’olivo per la costituzione di nuove cultivar da olio, da tavola e a duplice attitudine (Ranalli et al, 2000). Sono stati ottenuti 6000 semenzali di olivo da ben 127 combinazioni di incrocio. Sono state utilizzate le cultivar Aglandau, Ascolana, Bouteillan, Giarraffa, Gordales, Grossanne, Manzanilla, Nocellara Etnea, Picholine, Sorba, Tanche, Verdale, Coratina, Frantoio, Leccino, Puntino e Razzo. I campi dimostrativi sono ubicati in Umbria. Basilicata e Calabria. Uno degli obiettivi principali dello studio è l’ottenimento di oli nutraceutici ad alto impatto salutistico da utilizzare come coadiuvante per combattere la sindrome metabolica, lo stress ossidativo, l’ipercolesterolemia, l’insulinoresistenza, l’aggregazione piastrinica, le malattie del benessere, le neoplasie e altre patologie e forme morbose del nostro tempo (Ranalli et al, 2006). Sulle nuove tipologie di oli sono stati già redatti diversi lavori pubblicati su riviste o presentati a convegni e simposi (Ranalli et al., 2008). Gli oli recentemente caratterizzati sono P5 93, P5 18, P1 3, P1 25, P1 27, P1 35, P4 6, G2 121, P6 73. In questo lavoro vengono riportati i dati analitici relativi ai nuovi prodotti G2 121, P1 25 e P5 18.File | Dimensione | Formato | |
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