Nello scenario attuale, contraddistinto da una crisi economica globale, l’esigenza di porre le comunità al centro dei processi progettuali considerando la conservazione del nostro patrimonio alla stregua di un volano economico e sociale, genera un evidente conflitto. Con difficoltà si tenta di governare lo squilibrio tra la necessità di formulare strategie di sviluppo sostenibile nella gestione del patrimonio e l’evidenza di azioni spesso spinte da interessi economici privati che difficilmente corrispondono agli obiettivi di coesione e inclusione affermati dalle Carte internazionali. Nel cogliere le criticità insite nel modello progettuale così definito, il presente contributo si è voluto interrogare sull’esistenza di modalità alternative, a scala urbana/territoriale, maggiormente inclusive, e sulle loro concrete ricadute rispetto ai bisogni delle comunità. Giova rammentare che ai fini di una positiva valutazione di qualsiasi proposta è ormai considerato fondante contemplarne anche l’attrattiva e l’aspetto economico, nella misura in cui questi ultimi possano contribuire al bene sociale complessivo. La volontà di risignificare il patrimonio costruito e territoriale all’interno delle dinamiche sociali contemporanee ha prodotto negli ultimi anni una serie di iniziative bottom up espressamente rivolte alla formulazione di innovative proposte di valorizzazione in funzione di uno sviluppo condiviso e sostenibile. In tal senso si intendono tratteggiare le vicende di due esperienze ritenute significative; l’una riguarda l’azione di un Ecomuseo, istituzione culturale connessa a uno specifico ambito urbano/territoriale, fondata su un accordo condiviso attraverso il quale una comunità avoca a sé il ruolo di stakeholder per incidere sui processi decisionali relativi alla trasformazione del suo ambiente. L’altra delinea le scelte affrontate in un centro storico minore colpito dal sisma aquilano per incentivare una ripresa del borgo non solo orientata al recupero del costruito ma anche coerente con l’evoluzione socio-culturale del relativo contesto.

Nuove sinergie per la valorizzazione dell'"eredità culturale". Esperienze a confronto / Donatelli, Adalgisa; Ercolino, Maria Grazia. - Volume 2021:(2021), pp. 66-70. (Intervento presentato al convegno La qualità dell'intervento sui beni culturali. Attualità, Problemi e Prospettive tenutosi a VENEZIA).

Nuove sinergie per la valorizzazione dell'"eredità culturale". Esperienze a confronto

DONATELLI, Adalgisa;ERCOLINO, Maria Grazia
2021

Abstract

Nello scenario attuale, contraddistinto da una crisi economica globale, l’esigenza di porre le comunità al centro dei processi progettuali considerando la conservazione del nostro patrimonio alla stregua di un volano economico e sociale, genera un evidente conflitto. Con difficoltà si tenta di governare lo squilibrio tra la necessità di formulare strategie di sviluppo sostenibile nella gestione del patrimonio e l’evidenza di azioni spesso spinte da interessi economici privati che difficilmente corrispondono agli obiettivi di coesione e inclusione affermati dalle Carte internazionali. Nel cogliere le criticità insite nel modello progettuale così definito, il presente contributo si è voluto interrogare sull’esistenza di modalità alternative, a scala urbana/territoriale, maggiormente inclusive, e sulle loro concrete ricadute rispetto ai bisogni delle comunità. Giova rammentare che ai fini di una positiva valutazione di qualsiasi proposta è ormai considerato fondante contemplarne anche l’attrattiva e l’aspetto economico, nella misura in cui questi ultimi possano contribuire al bene sociale complessivo. La volontà di risignificare il patrimonio costruito e territoriale all’interno delle dinamiche sociali contemporanee ha prodotto negli ultimi anni una serie di iniziative bottom up espressamente rivolte alla formulazione di innovative proposte di valorizzazione in funzione di uno sviluppo condiviso e sostenibile. In tal senso si intendono tratteggiare le vicende di due esperienze ritenute significative; l’una riguarda l’azione di un Ecomuseo, istituzione culturale connessa a uno specifico ambito urbano/territoriale, fondata su un accordo condiviso attraverso il quale una comunità avoca a sé il ruolo di stakeholder per incidere sui processi decisionali relativi alla trasformazione del suo ambiente. L’altra delinea le scelte affrontate in un centro storico minore colpito dal sisma aquilano per incentivare una ripresa del borgo non solo orientata al recupero del costruito ma anche coerente con l’evoluzione socio-culturale del relativo contesto.
2021
La qualità dell'intervento sui beni culturali. Attualità, Problemi e Prospettive
restauro bottom up; progetto partecipato; Ecomuseo Casilino; Fontecchio
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Nuove sinergie per la valorizzazione dell'"eredità culturale". Esperienze a confronto / Donatelli, Adalgisa; Ercolino, Maria Grazia. - Volume 2021:(2021), pp. 66-70. (Intervento presentato al convegno La qualità dell'intervento sui beni culturali. Attualità, Problemi e Prospettive tenutosi a VENEZIA).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1644438
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