Commitment, mutual help, care for the surrounding environment, “ensemble music” and “collective ties” are just some of the peculiarities outlined by Ferrière in the six areas that characterize the New Schools (Ferrière, 1925). 90 years later, some of these typical traits are still traceable in the model of DADA schools (Didactics for Learning Environments), in which the classroom-learning environment assigned to teachers of the same discipline is personalized and becomes a laboratory where students are protagonists of collaborative learning (Cangemi & Fattorini, 2015; Cangemi & Fattorini, 2018). This contribution aims to listen to the voices of those who work daily in these learning environments. Starting from the monitoring of the DADA model conducted by Sapienza in a lower secondary school in Rome, the points of view of teachers of the artistic, technical and motor disciplines will be analyzed. If the school has the task of supporting the younger generations in the development of basic skills such as italian, mathematics and english (INVALSI, 2019), it is also true that it cannot ignore the artistic and moral education and aesthetic needs of students (Ferrière, 1925).

L’impegno, l’aiuto reciproco, la cura per l’ambiente circostante, la “musica d’insieme” e i “legami collettivi” sono solo alcune delle peculiarità delineate da Ferrière nelle sei aree che caratterizzano le Scuole Nuove (Ferrière, 1925). A 90 anni di distanza, alcuni di questi tratti tipici sono ancora rintracciabili nel modello delle scuole DADA (Didattiche per Ambienti di Apprendimento), in cui l’aula-ambiente di apprendimento assegnata a docenti della stessa disciplina è personalizzata e diventa un laboratorio dove gli studenti sono protagonisti di un apprendimento collaborativo (Cangemi & Fattorini, 2015; Cangemi & Fattorini, 2018). L’obiettivo del presente contributo è quello di ascoltare le voci di chi all’interno di questi ambienti di apprendimento opera quotidianamente. A partire dal monitoraggio del modello DADA condotto da Sapienza in una scuola secondaria di primo grado di Roma, saranno analizzati i punti di vista degli insegnanti delle discipline artistiche, tecniche e motorie. Se la scuola ha il compito di supportare le giovani generazioni nello sviluppo di competenze di base quali italiano, matematica e inglese (INVALSI, 2019), è anche vero che non può ignorare l’educazione artistica e morale e i bisogni estetici degli studenti (Ferrière, 1925).

Pour l’Ère Nouvelle: educazione artistica e morale. Dal modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento) alla valutazione di sistema / DE SANTIS, Cristiana; Mattarelli, Eleonora. - (2022), pp. 319-328. (Intervento presentato al convegno Quale scuola per i cittadini del mondo? A cento anni dalla fondazione della Ligue Internationale de l’Éducation Nouvelle tenutosi a Roma; Italia).

Pour l’Ère Nouvelle: educazione artistica e morale. Dal modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento) alla valutazione di sistema

Cristiana De Santis
Primo
;
Eleonora Mattarelli
Secondo
2022

Abstract

Commitment, mutual help, care for the surrounding environment, “ensemble music” and “collective ties” are just some of the peculiarities outlined by Ferrière in the six areas that characterize the New Schools (Ferrière, 1925). 90 years later, some of these typical traits are still traceable in the model of DADA schools (Didactics for Learning Environments), in which the classroom-learning environment assigned to teachers of the same discipline is personalized and becomes a laboratory where students are protagonists of collaborative learning (Cangemi & Fattorini, 2015; Cangemi & Fattorini, 2018). This contribution aims to listen to the voices of those who work daily in these learning environments. Starting from the monitoring of the DADA model conducted by Sapienza in a lower secondary school in Rome, the points of view of teachers of the artistic, technical and motor disciplines will be analyzed. If the school has the task of supporting the younger generations in the development of basic skills such as italian, mathematics and english (INVALSI, 2019), it is also true that it cannot ignore the artistic and moral education and aesthetic needs of students (Ferrière, 1925).
2022
Quale scuola per i cittadini del mondo? A cento anni dalla fondazione della Ligue Internationale de l’Éducation Nouvelle
L’impegno, l’aiuto reciproco, la cura per l’ambiente circostante, la “musica d’insieme” e i “legami collettivi” sono solo alcune delle peculiarità delineate da Ferrière nelle sei aree che caratterizzano le Scuole Nuove (Ferrière, 1925). A 90 anni di distanza, alcuni di questi tratti tipici sono ancora rintracciabili nel modello delle scuole DADA (Didattiche per Ambienti di Apprendimento), in cui l’aula-ambiente di apprendimento assegnata a docenti della stessa disciplina è personalizzata e diventa un laboratorio dove gli studenti sono protagonisti di un apprendimento collaborativo (Cangemi & Fattorini, 2015; Cangemi & Fattorini, 2018). L’obiettivo del presente contributo è quello di ascoltare le voci di chi all’interno di questi ambienti di apprendimento opera quotidianamente. A partire dal monitoraggio del modello DADA condotto da Sapienza in una scuola secondaria di primo grado di Roma, saranno analizzati i punti di vista degli insegnanti delle discipline artistiche, tecniche e motorie. Se la scuola ha il compito di supportare le giovani generazioni nello sviluppo di competenze di base quali italiano, matematica e inglese (INVALSI, 2019), è anche vero che non può ignorare l’educazione artistica e morale e i bisogni estetici degli studenti (Ferrière, 1925).
educazione artistica e morale; DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento); valutazione di sistema; artistic and moral education; DADA (Didactics for Learning Environments); system ev
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Pour l’Ère Nouvelle: educazione artistica e morale. Dal modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento) alla valutazione di sistema / DE SANTIS, Cristiana; Mattarelli, Eleonora. - (2022), pp. 319-328. (Intervento presentato al convegno Quale scuola per i cittadini del mondo? A cento anni dalla fondazione della Ligue Internationale de l’Éducation Nouvelle tenutosi a Roma; Italia).
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