Il dibattito pedagogico è oggi concorde nell’affermare che ci sono diverse modalità per migliorare un sistema di istruzione, una tra queste è mantenere alto il livello di preparazione degli insegnanti (Barber & Mourshed, 2007). Quest’ultimo è ormai largamente riconosciuto come un investimento cruciale per la scuola: se da una parte la formazione iniziale ha il compito di preparare i nuovi docenti, dall’altra non si può arrestare alle prime fasi della professione ma andrebbe inquadrata in un’ottica di Lifelong Learning (OECD, 2019a), date le ricadute sia sui livelli di soddisfazione lavorativa, sia sulla performance scolastica degli studenti (Helmz-Lorenz, 2013). Prendendo le mosse da tale riflessione, il contributo ha l’obiettivo di aprire il dibattito sulla formazione degli insegnanti a partire dagli esiti di una ricerca sul campo condotta dal DPSS della Sapienza Università di Roma, che ha permesso di approfondire i corsi professionali più frequentati dai docenti e le aree di sviluppo professionale ancora insufficienti. Dai risultati delle analisi sono emerse relazioni significative con il benessere degli insegnanti e con la apertura verso il cambiamento, indice del fatto che la formazione ha un impatto sulla pratica didattica dei docenti e sulla loro predisposizione a utilizzare pratiche innovative (Bolam et al., 2005).
Il punto sulla formazione degli insegnanti: cosa ne pensano i docenti italiani delle scuole secondarie di I e II grado / Cecalupo, M.; Mattarelli, E.. - 1:(2021), pp. 280-294. (Intervento presentato al convegno X Congresso scientifico SIRD, Ricerca e Didattica per promuovere intelligenza, comprensione e partecipazione tenutosi a Modalità telematica).
Il punto sulla formazione degli insegnanti: cosa ne pensano i docenti italiani delle scuole secondarie di I e II grado
M. Cecalupo;E. Mattarelli
2021
Abstract
Il dibattito pedagogico è oggi concorde nell’affermare che ci sono diverse modalità per migliorare un sistema di istruzione, una tra queste è mantenere alto il livello di preparazione degli insegnanti (Barber & Mourshed, 2007). Quest’ultimo è ormai largamente riconosciuto come un investimento cruciale per la scuola: se da una parte la formazione iniziale ha il compito di preparare i nuovi docenti, dall’altra non si può arrestare alle prime fasi della professione ma andrebbe inquadrata in un’ottica di Lifelong Learning (OECD, 2019a), date le ricadute sia sui livelli di soddisfazione lavorativa, sia sulla performance scolastica degli studenti (Helmz-Lorenz, 2013). Prendendo le mosse da tale riflessione, il contributo ha l’obiettivo di aprire il dibattito sulla formazione degli insegnanti a partire dagli esiti di una ricerca sul campo condotta dal DPSS della Sapienza Università di Roma, che ha permesso di approfondire i corsi professionali più frequentati dai docenti e le aree di sviluppo professionale ancora insufficienti. Dai risultati delle analisi sono emerse relazioni significative con il benessere degli insegnanti e con la apertura verso il cambiamento, indice del fatto che la formazione ha un impatto sulla pratica didattica dei docenti e sulla loro predisposizione a utilizzare pratiche innovative (Bolam et al., 2005).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.