INTRODUZIONE. Secondo la teoria dell’auto-completamento simbolico (Wicklund & Gollwitzer, 1982), quando le persone avvertono incompletezza rispetto ad un obiettivo identitario (es., diventare medico) mettono in atto comportamenti compensatori detti ‘auto-simbolizzanti’, cioè volti a ristabilire completezza attraverso l’esibizione di simboli (es., il camice bianco). Dato che i social media sono strumenti ideali per auto-presentarsi (Ellison & Boyd, 2013), siti come Instagram dovrebbero essere sfruttati da persone che si sentono temporaneamente incomplete per postare contenuti auto-simbolizzanti (es., foto con il camice). OBIETTIVI E METODI. Per testare l’ipotesi che l’incompletezza spinga gli utenti di Instagram a postare più immagini auto-simbolizzanti, 66 studenti di medicina venivano casualmente assegnati a una di due condizioni sperimentali di false feedback (es., Marquardt et al., 2016): dopo un test psico-attitudinale, metà di loro apprendeva di avere una predisposizione a diventare medico leggermente superiore alla media (condizione di completezza), mentre l’altra metà scopriva che questa fosse leggermente sotto la media (condizione di incompletezza). Per misurarne l’auto-simbolizzazione sui social, abbiamo quindi dato loro un profilo Instagram su cui pubblicare un totale di 6 immagini e una foto profilo, scegliendo da un set predefinito di 40 foto: venti di queste contenevano simboli riguardanti la medicina, mentre le altre venti mostravano soggetti simili ma senza alcun riferimento alla medicina (es., selfie con vs. senza stetoscopio). RISULTATI. Come ipotizzato, gli studenti che avvertivano incompletezza rispetto al proprio obiettivo identitario sfruttavano Instagram per postare più immagini auto-simbolizzanti. In particolare, gli studenti incompleti postavano più immagini con riferimento alla medicina rispetto agli studenti completi, F(1, 64) = 25.10, p < .001, così come includevano più spesso simboli di medicina nella foto profilo, χ2(1) = 7.44, p = .006. CONCLUSIONI. Questi risultati possono spiegare svariati comportamenti di condivisione online, prevenire potenziali effetti negativi dell’auto-simbolizzazione sui social media, e approfondire lo studio dei processi di auto-completamento.

Autocompletamento sui social media: Gli studenti che si sentono incompleti postano su Instagram più simboli inerenti alla loro futura professione per ristabilire completezza / Sciara, Simona; Contu, Federico; Regalia, Camillo; Gollwitzer, Peter. - (2021). (Intervento presentato al convegno XVII Convegno Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’AIP (Associazione Italiana di Psicologia) tenutosi a Brescia).

Autocompletamento sui social media: Gli studenti che si sentono incompleti postano su Instagram più simboli inerenti alla loro futura professione per ristabilire completezza.

Federico Contu;
2021

Abstract

INTRODUZIONE. Secondo la teoria dell’auto-completamento simbolico (Wicklund & Gollwitzer, 1982), quando le persone avvertono incompletezza rispetto ad un obiettivo identitario (es., diventare medico) mettono in atto comportamenti compensatori detti ‘auto-simbolizzanti’, cioè volti a ristabilire completezza attraverso l’esibizione di simboli (es., il camice bianco). Dato che i social media sono strumenti ideali per auto-presentarsi (Ellison & Boyd, 2013), siti come Instagram dovrebbero essere sfruttati da persone che si sentono temporaneamente incomplete per postare contenuti auto-simbolizzanti (es., foto con il camice). OBIETTIVI E METODI. Per testare l’ipotesi che l’incompletezza spinga gli utenti di Instagram a postare più immagini auto-simbolizzanti, 66 studenti di medicina venivano casualmente assegnati a una di due condizioni sperimentali di false feedback (es., Marquardt et al., 2016): dopo un test psico-attitudinale, metà di loro apprendeva di avere una predisposizione a diventare medico leggermente superiore alla media (condizione di completezza), mentre l’altra metà scopriva che questa fosse leggermente sotto la media (condizione di incompletezza). Per misurarne l’auto-simbolizzazione sui social, abbiamo quindi dato loro un profilo Instagram su cui pubblicare un totale di 6 immagini e una foto profilo, scegliendo da un set predefinito di 40 foto: venti di queste contenevano simboli riguardanti la medicina, mentre le altre venti mostravano soggetti simili ma senza alcun riferimento alla medicina (es., selfie con vs. senza stetoscopio). RISULTATI. Come ipotizzato, gli studenti che avvertivano incompletezza rispetto al proprio obiettivo identitario sfruttavano Instagram per postare più immagini auto-simbolizzanti. In particolare, gli studenti incompleti postavano più immagini con riferimento alla medicina rispetto agli studenti completi, F(1, 64) = 25.10, p < .001, così come includevano più spesso simboli di medicina nella foto profilo, χ2(1) = 7.44, p = .006. CONCLUSIONI. Questi risultati possono spiegare svariati comportamenti di condivisione online, prevenire potenziali effetti negativi dell’auto-simbolizzazione sui social media, e approfondire lo studio dei processi di auto-completamento.
2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1583076
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