Evoluzione di un linguaggio nella progettazione architettonica tra Roma, Tivoli e Ostia in età adrianea

The paper aims to reinterpret the planimetric composition of three buildings of Villa Adriana - Caserma dei Vigili, Hospitalia and the so-called Triclinio Imperiale - in the light of parallelisms with some of the main constructions in Rome and Ostia. The article starts with a description of Ostian «Case a giardino», introducing the most innovative aspects of architectural composition in the Hadrian age. This subject is followed by an analysis of the three buildings that make up Villa Adriana, mainly aimed to understand the rooms distribution that characterizes each building. These reflections are punctually confirmed by analogies with the plans of other buildings in Lazio that have similar solutions. The objective of the survey is to understand whether or not it existed a common pattern in architectural design, consisting of recurring solutions, easily repeatable, which did not depend on the function of the building

Il contributo ha lo scopo di rileggere la composizione planimetrica di tre edifici di Villa Adriana Caserma, Hospitalia e Triclinio Imperiale, alla luce di parallelismi con architetture più o meno note di Roma e di Ostia. L’articolo si apre con la descrizione delle «Case a giardino» ostiensi, per introdurre il lettore sugli aspetti più innovativi in materia di composizione architettonica all’età adrianea. Segue quindi l’analisi dei tre edifici di Villa Adriana principalmente mirata a comprendere la distribuzione degli ambienti che caratterizza ogni manufatto. Tali riflessioni sono state puntualmente corroborate da analogie con piante di altri edifici laziali che presentano soluzioni simili. L’obiettivo dell’indagine è comprendere se fosse esistito o meno nella progettazione architettonica un linguaggio comune, costituito da soluzioni ricorrenti, facilmente ripetibili, che prescindessero dalla destinazione d’uso dell’opera.