L’ordinanza n. 15193/2020 della Corte di cassazione si dedica alla ricostruzione casistica delle varie tipologie di contributi erogate in favore di un’impresa nell’ambito della relativa categoria reddituale. Partendo dal dato di diritto positivo, che adotta un approccio tipicamente casistico e in linea con le esigenze dell’interesse fiscale dello Stato comunità, la pronuncia qualifica le varie tipologie di contributi in ragione delle “finalità” cui i contributi sono preordinati e in base a quanto rilevabile dalle intese contrattuali tra le parti. Tale approccio conferma la preferenza per un ordinamento fondato su “micro-sistemi”, volto alla riduzione delle aree di incertezza attraverso una sistemazione atomistica delle fattispecie rilevanti ai fini fiscali. Gli spunti di riflessione che si traggono dall’ordinanza rendono preferibile un ripensamento della disciplina normativa casistica dei contributi nel reddito di impresa, dovendosi valutare l’opportunità della introduzione di principi classificatori di carattere generale che valgano a fornire un criterio di qualificazione rispetto alla varietà di contributi previsti dalla legislazione fiscale.
Criteri di qualificazione dei contributi in relazione ai beni d’impresa / Boria, Pietro. - In: GT. - ISSN 1591-3961. - (2021), pp. 156-165.
Criteri di qualificazione dei contributi in relazione ai beni d’impresa
Pietro Boria
2021
Abstract
L’ordinanza n. 15193/2020 della Corte di cassazione si dedica alla ricostruzione casistica delle varie tipologie di contributi erogate in favore di un’impresa nell’ambito della relativa categoria reddituale. Partendo dal dato di diritto positivo, che adotta un approccio tipicamente casistico e in linea con le esigenze dell’interesse fiscale dello Stato comunità, la pronuncia qualifica le varie tipologie di contributi in ragione delle “finalità” cui i contributi sono preordinati e in base a quanto rilevabile dalle intese contrattuali tra le parti. Tale approccio conferma la preferenza per un ordinamento fondato su “micro-sistemi”, volto alla riduzione delle aree di incertezza attraverso una sistemazione atomistica delle fattispecie rilevanti ai fini fiscali. Gli spunti di riflessione che si traggono dall’ordinanza rendono preferibile un ripensamento della disciplina normativa casistica dei contributi nel reddito di impresa, dovendosi valutare l’opportunità della introduzione di principi classificatori di carattere generale che valgano a fornire un criterio di qualificazione rispetto alla varietà di contributi previsti dalla legislazione fiscale.File | Dimensione | Formato | |
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