Introduzione: L’interazione faccia-a faccia a 3 mesi di età è una situazione elettiva per la relazione del bambino con il mondo esterno. In questo contesto adulto e bambino co- regolano i propri comportamenti in forme diverse: unilaterale - l’attenzione della madre è rivolta al bambino mentre quella del bambino è rivolta all’ambiente esterno -, asimmetrica e simmetrica - entrambi i partner sono focalizzati l’uno sul volto dell’altro. A 6 mesi, l’ aumentato interesse verso il mondo fisico e le conquiste nello sviluppo motorio orientano l’attenzione sugli oggetti che vengono manipolati tramite schemi esploratori. La prematurità si presenta come un fattore di rischio per la riuscita dell’interazione in entrambi i casi. Questa ricerca ha osservato la co-regolazione adulto-bambino durante l’interazione diadica a 3 mesi e la direzione dello sguardo durante l’esplorazione degli oggetti in presenza dell’adulto a 6 mesi in bambini nati pretermine e a termine. Si ipotizza che la co-regolazione unilaterale correli con l’attenzione agli oggetti e che la co-regolazione simmetrica e asimmetrica correli con l’attenzione all’adulto. Si ipotizzano anche differenze tra i due gruppi. Metodo: Hanno partecipato 35 bambini, di cui 20 nati pretermine (età gestazionale media = 30 settimane; peso medio alla nascita = gr. 1.394) e 15 nati a termine (tra 37 e 40 settimane; peso ≥ gr. 2.500). La co-regolazione a 3 mesi è stata codificata tramite il Relational Coding System – R (Fogel, 2005), distinguendo i pattern Simmetrico, Asimmetrico, Unilaterale, Non coinvolto e Rottura. A 6 mesi i bambini avevano a disposizione 1 minuto per giocare con ognuno di tre oggetti presentati dallo sperimentatore. Il comportamento del bambino è stato analizzato tramite uno schema di codifica appositamente costruito, che include tre categorie: il coinvolgimento del bambino nell’attività, la direzione dello sguardo e la manipolazione. Risultati: Si è trovata una correlazione positiva (p < .05) nel gruppo FT tra la co-regolazione unilaterale a 3 mesi e lo sguardo all’oggetto manipolato a 6 mesi e una correlazione positiva nel gruppo PT tra la co-regolazione simmetrica a 3 mesi e lo sguardo diretto alla madre a 6 mesi (p <.05). Conclusioni: I bambini nati a termine che a 3 mesi risultano più interessati all’ambiente esterno e meno interessati al volto materno sono maggiormente in grado a 6 mesi di rivolgere l’attenzione agli oggetti che stanno manipolando. I bambini prematuri che a 3 mesi hanno maggiormente diretto la loro attenzione verso la madre, a 6 mesi mostrano di essere ancora focalizzati sul volto materno anziché sull’oggetto durante la manipolazione. Come nelle ipotesi, è emersa una relazione tra l’attenzione precoce durante l’interazione sociale e la successiva attenzione agli oggetti nell’attività esplorativa. Tale relazione mostra differenze tra i due gruppi esaminati, che chiamano in causa le abilità attentive dei bambini pretermine all’età considerata.
Dall'interazione faccia a faccia all'interazione con gli oggetti: confronto tra bambini nati a termine e prematuri a 3 e 6 mesi / Caputo, G.; Deleo, E.; Minervini, G.; Tricarico, F.; Aureli, T.. - (2018), pp. 262-262. (Intervento presentato al convegno XXXI Congresso Nazionale AIP sezione Sviluppo tenutosi a Torino).
Dall'interazione faccia a faccia all'interazione con gli oggetti: confronto tra bambini nati a termine e prematuri a 3 e 6 mesi
Deleo E.;Aureli T.
2018
Abstract
Introduzione: L’interazione faccia-a faccia a 3 mesi di età è una situazione elettiva per la relazione del bambino con il mondo esterno. In questo contesto adulto e bambino co- regolano i propri comportamenti in forme diverse: unilaterale - l’attenzione della madre è rivolta al bambino mentre quella del bambino è rivolta all’ambiente esterno -, asimmetrica e simmetrica - entrambi i partner sono focalizzati l’uno sul volto dell’altro. A 6 mesi, l’ aumentato interesse verso il mondo fisico e le conquiste nello sviluppo motorio orientano l’attenzione sugli oggetti che vengono manipolati tramite schemi esploratori. La prematurità si presenta come un fattore di rischio per la riuscita dell’interazione in entrambi i casi. Questa ricerca ha osservato la co-regolazione adulto-bambino durante l’interazione diadica a 3 mesi e la direzione dello sguardo durante l’esplorazione degli oggetti in presenza dell’adulto a 6 mesi in bambini nati pretermine e a termine. Si ipotizza che la co-regolazione unilaterale correli con l’attenzione agli oggetti e che la co-regolazione simmetrica e asimmetrica correli con l’attenzione all’adulto. Si ipotizzano anche differenze tra i due gruppi. Metodo: Hanno partecipato 35 bambini, di cui 20 nati pretermine (età gestazionale media = 30 settimane; peso medio alla nascita = gr. 1.394) e 15 nati a termine (tra 37 e 40 settimane; peso ≥ gr. 2.500). La co-regolazione a 3 mesi è stata codificata tramite il Relational Coding System – R (Fogel, 2005), distinguendo i pattern Simmetrico, Asimmetrico, Unilaterale, Non coinvolto e Rottura. A 6 mesi i bambini avevano a disposizione 1 minuto per giocare con ognuno di tre oggetti presentati dallo sperimentatore. Il comportamento del bambino è stato analizzato tramite uno schema di codifica appositamente costruito, che include tre categorie: il coinvolgimento del bambino nell’attività, la direzione dello sguardo e la manipolazione. Risultati: Si è trovata una correlazione positiva (p < .05) nel gruppo FT tra la co-regolazione unilaterale a 3 mesi e lo sguardo all’oggetto manipolato a 6 mesi e una correlazione positiva nel gruppo PT tra la co-regolazione simmetrica a 3 mesi e lo sguardo diretto alla madre a 6 mesi (p <.05). Conclusioni: I bambini nati a termine che a 3 mesi risultano più interessati all’ambiente esterno e meno interessati al volto materno sono maggiormente in grado a 6 mesi di rivolgere l’attenzione agli oggetti che stanno manipolando. I bambini prematuri che a 3 mesi hanno maggiormente diretto la loro attenzione verso la madre, a 6 mesi mostrano di essere ancora focalizzati sul volto materno anziché sull’oggetto durante la manipolazione. Come nelle ipotesi, è emersa una relazione tra l’attenzione precoce durante l’interazione sociale e la successiva attenzione agli oggetti nell’attività esplorativa. Tale relazione mostra differenze tra i due gruppi esaminati, che chiamano in causa le abilità attentive dei bambini pretermine all’età considerata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.