Per partecipare alle pubbliche gare l’istanza di rateizzazione fiscale deve essere accolta e non solo presentata

Nell’attuale momento di crisi economica le imprese indiscutibilmente versano in uno stato di difficoltà finanziaria. Di ciò il Legislatore prende atto e interviene con misure di favore. Tra queste la possibilità di rateizzare i propri debiti con il Fisco e così riacquistare credibilità ai fini dell’ammissione alle pubbliche gare. In altri termini, chi rateizza è ammesso alle gare. D’altronde perché non ammetterlo: il contribuente è in realtà adempiente (ancorché a rate). Ma quale contribuente? Quello che ha ottenuto la rateizzazione o anche quello che ha solo proposto l’istanza, non ancora accolta allo spirare del termine di presentazione delle offerte? L’Adunanza Plenaria dà una chiara risposta: solo il contribuente la cui domanda di rateizzazione sia stata accolta, prima del decorso del termine per la presentazione della domanda di partecipazione alla gara di appalto, può essere considerato in regola con il Fisco. In tal senso depone l’approfondita e lucida analisi dell’istituto della rateizzazione nel suo settore d’origine, il diritto tributario; la ponderata valutazione dei principi a presidio del corretto svolgimento delle procedure di evidenza pubblica; nonché, infine, l’attenta indagine della volontà del Legislatore delle “semplificazioni tributarie” (D.L. 2 marzo 2012, n. 16 convertito in L. 26 aprile 2012, n. 44).