ABSTRACT Introduzione: La terapia conservativa del carcinoma della mammella allo stadio iniziale si avvale della chirurgia e della radioterapia; quest'ultima ha lo scopo di bonificare il tessuto mammario residuo da eventuali focolai tumorali microscopici al fine di evitare l'insorgenza di recidive. Da circa 20 anni si è diffuso l'impiego di tecniche peri-operatorie di irradiazione, in particolare la brachiterapia e la radioterapia intraoperatoria (IORT), nelle modalità con elettroni (IOERT) e fotoni di basso voltaggio (kvIORT). La IOERT offre il vantaggio di somministrare l'intera dose programmata in sede intraoperatoria, con visualizzazione diretta del “volume bersaglio”, miglioramento dell' effetto biologico dell'irradiazione e riduzione dei tempi globali del trattamento radiante esterno. Utilizzata come boost, permette di ridurre di circa una settimana la durata dell’intero ciclo di terapia a fasci esterni e di somministrare una dose biologicamente più elevata di quella in modalità frazionata, poiché in un tempo unico. Scopo: Scopo di questo lavoro è quello di analizzare l'efficacia in termini di controllo locale, tossicità e cosmesi in pazienti affette da carcinoma mammario in stadio iniziale, sottoposte a chirurgia conservativa e IOERT come boost anticipato. Pazienti e metodi: Sono stati valutati i dati retrospettivi relativi ad una popolazione di pazienti sottoposte a quadrantectomia seguita da radioterapia intraoperatoria con elettroni come boost da Gennaio 2011 a Marzo 2018 presso i servizi di Radioterapia Oncologica di 8 centri italiani. Risultati: 797 pazienti con età media di 58 anni (range 21-84 anni) sono state sottoposte a IOERT durante la chirurgia conservativa da Gennaio 2011 a Marzo 2018. Il follow up medio è risultato di 57 mesi (range 2 - 109 mesi). Il trattamento IOERT è stato eseguito in tutte le pazienti come boost anticipato dopo l'asportazione del tumore. La dose somministrata è compresa in un range tra 9 e 12 Gy. La radioterapia a fasci esterni è stata somministrata ad una dose totale di 50 Gy in 25 frazioni (5 frazioni/week) o radiobiologicamente equivalente (40.5 GY/15 fr o 42,56 /16fr) con fotoni di energia variabile (6-10 MV) e tecnica conformazionale 3D-CRT. La tossicità acuta è stata valutata secondo i CTCAE versione 3.0 ed è sirultata soddisfacente:239 pazienti non hanno presentato alcuna tossicità: G0 ; 378 pazienti hanno manifestato lieve eritema e/o sieroma regredito sponsantenamente entro 30 giorni: G1; 179 pazienti hanno sviluppato sieroma con necessità di drenaggio (che ha ritardato i tempi della radioterapia a fasci esterni): G2 ; 1 paziente ha sviluppato infezione della ferita chirurgica: G3 La tossicità tardiva ha posto l'attenzione sulla valutazione della simmetria del profilo mammario rispetto al controlaterale (considerata assimilabile al grado di fibrosi radioindotta) e le teleangiectasie: 785 pazienti sono viventi e 12 sono decedute. Globalmente 13 pazienti hanno presentato una ripresa di malattia mammaria: 6 pazienti con recidiva “vera” nel campo di irradiazione con IOERT (Recurrence in field) e 7 con ripresa di malattia al di fuori dello stesso (Recurrence out field). 25 pazienti hanno mostrato metastasi a distanza (3,14%). Il tasso di Recurrence Free in field a 4 anni è stato 99,4% (con un IC al 95% di 98,3 e 99,8 e a 6 anni del 98,8% (con un IC del 96,5% e 99,6%). Quello di Recurrence Free out field a 5 anni è stata 98,9% (con IC al 95% di 97,4 e 99,8).La DFS a 5 anni è risultata 96,2% (con IC al 95% di 94,2 e 97,6). La OS a 5 anni è risultata 98,6% (con IC al 95% di 97,2 e 99,3) . I risultati della presente analisi sono in linea con i dati della letteratura, confermando l'efficacia del boost in IOERT rispetto al boost in EBRT. Conclusioni: Nella nostra esperienza questa modalità di trattamento è risultata sicura e con una leggera tendenza ad un miglioramento del controllo locale per le pazienti con carcinoma mammario in stadio iniziale; riteniamo che questa comprovata sicurezza ed efficacia a lungo termine della IOERT come boost debbano incoraggiare questa modalità di trattamento, al fine di migliorare la qualità della vita e il contenimento dei costi.

Radioterapia intraoperatoria con elettroni (IOERT) come boost anticipato nel trattamento radiante del carcinoma della mammella. Esperienza italia multicentrica / Llange, KAREN JEANETTE. - (2020 Dec 01).

Radioterapia intraoperatoria con elettroni (IOERT) come boost anticipato nel trattamento radiante del carcinoma della mammella. Esperienza italia multicentrica

LLANGE, KAREN JEANETTE
01/12/2020

Abstract

ABSTRACT Introduzione: La terapia conservativa del carcinoma della mammella allo stadio iniziale si avvale della chirurgia e della radioterapia; quest'ultima ha lo scopo di bonificare il tessuto mammario residuo da eventuali focolai tumorali microscopici al fine di evitare l'insorgenza di recidive. Da circa 20 anni si è diffuso l'impiego di tecniche peri-operatorie di irradiazione, in particolare la brachiterapia e la radioterapia intraoperatoria (IORT), nelle modalità con elettroni (IOERT) e fotoni di basso voltaggio (kvIORT). La IOERT offre il vantaggio di somministrare l'intera dose programmata in sede intraoperatoria, con visualizzazione diretta del “volume bersaglio”, miglioramento dell' effetto biologico dell'irradiazione e riduzione dei tempi globali del trattamento radiante esterno. Utilizzata come boost, permette di ridurre di circa una settimana la durata dell’intero ciclo di terapia a fasci esterni e di somministrare una dose biologicamente più elevata di quella in modalità frazionata, poiché in un tempo unico. Scopo: Scopo di questo lavoro è quello di analizzare l'efficacia in termini di controllo locale, tossicità e cosmesi in pazienti affette da carcinoma mammario in stadio iniziale, sottoposte a chirurgia conservativa e IOERT come boost anticipato. Pazienti e metodi: Sono stati valutati i dati retrospettivi relativi ad una popolazione di pazienti sottoposte a quadrantectomia seguita da radioterapia intraoperatoria con elettroni come boost da Gennaio 2011 a Marzo 2018 presso i servizi di Radioterapia Oncologica di 8 centri italiani. Risultati: 797 pazienti con età media di 58 anni (range 21-84 anni) sono state sottoposte a IOERT durante la chirurgia conservativa da Gennaio 2011 a Marzo 2018. Il follow up medio è risultato di 57 mesi (range 2 - 109 mesi). Il trattamento IOERT è stato eseguito in tutte le pazienti come boost anticipato dopo l'asportazione del tumore. La dose somministrata è compresa in un range tra 9 e 12 Gy. La radioterapia a fasci esterni è stata somministrata ad una dose totale di 50 Gy in 25 frazioni (5 frazioni/week) o radiobiologicamente equivalente (40.5 GY/15 fr o 42,56 /16fr) con fotoni di energia variabile (6-10 MV) e tecnica conformazionale 3D-CRT. La tossicità acuta è stata valutata secondo i CTCAE versione 3.0 ed è sirultata soddisfacente:239 pazienti non hanno presentato alcuna tossicità: G0 ; 378 pazienti hanno manifestato lieve eritema e/o sieroma regredito sponsantenamente entro 30 giorni: G1; 179 pazienti hanno sviluppato sieroma con necessità di drenaggio (che ha ritardato i tempi della radioterapia a fasci esterni): G2 ; 1 paziente ha sviluppato infezione della ferita chirurgica: G3 La tossicità tardiva ha posto l'attenzione sulla valutazione della simmetria del profilo mammario rispetto al controlaterale (considerata assimilabile al grado di fibrosi radioindotta) e le teleangiectasie: 785 pazienti sono viventi e 12 sono decedute. Globalmente 13 pazienti hanno presentato una ripresa di malattia mammaria: 6 pazienti con recidiva “vera” nel campo di irradiazione con IOERT (Recurrence in field) e 7 con ripresa di malattia al di fuori dello stesso (Recurrence out field). 25 pazienti hanno mostrato metastasi a distanza (3,14%). Il tasso di Recurrence Free in field a 4 anni è stato 99,4% (con un IC al 95% di 98,3 e 99,8 e a 6 anni del 98,8% (con un IC del 96,5% e 99,6%). Quello di Recurrence Free out field a 5 anni è stata 98,9% (con IC al 95% di 97,4 e 99,8).La DFS a 5 anni è risultata 96,2% (con IC al 95% di 94,2 e 97,6). La OS a 5 anni è risultata 98,6% (con IC al 95% di 97,2 e 99,3) . I risultati della presente analisi sono in linea con i dati della letteratura, confermando l'efficacia del boost in IOERT rispetto al boost in EBRT. Conclusioni: Nella nostra esperienza questa modalità di trattamento è risultata sicura e con una leggera tendenza ad un miglioramento del controllo locale per le pazienti con carcinoma mammario in stadio iniziale; riteniamo che questa comprovata sicurezza ed efficacia a lungo termine della IOERT come boost debbano incoraggiare questa modalità di trattamento, al fine di migliorare la qualità della vita e il contenimento dei costi.
1-dic-2020
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