Introduzione Il presente studio si propone di esaminare il ruolo delle differenze individuali in una varietà di indicatori connessi all’adattamento psicosociale nei giovani adulti e adulti nel corso della quarantena in Italia a causa del COVID-19. In particolare, adottando un approccio orientato alla persona (AOP), all’interno di una prospettiva personologica che considera il funzionamento individuale come configurazione di tratti e convinzioni, ci siamo proposti un duplice obiettivo: (1) identificare profili individuali rispetto alle caratteristiche di personalità (tratti e convinzioni di autoefficacia), e (2) esplorare l’associazione tra profili emersi ed esiti (dis)adattivi nel corso della quarantena. Metodo Attraverso una survey online, lo studio ha coinvolto 1229 partecipanti, suddivisi in due gruppi: 703 giovani adulti di età 18-35 anni (M=27,05, DS=4,07) e 526 adulti di età 36-59 anni (M=48,57; DS=6,93). Sono state raccolte misure di: disposizioni individuali (Positività,P; Irritabilità,IR; Ruminazione Ostile, RO), di autoefficacia nell’espressione delle emozioni positive (AEP) e gestione della rabbia (AER) nel corso della quarantena, e indicatori di esiti esperiti durante la quarantena: percezione del supporto amicale (SUP), prosocialità (PRO), depressione (D), ansia (AN), e aggressività verbale (AV). Per identificare i profili è stata utilizzata l’analisi dei profili latenti (LPA), testando l’invarianza di misura tra giovani adulti e adulti. Per esplorare le associazioni tra i profili emersi ed esiti durante la quarantena sono state implementate una serie di regressioni gerarchiche a due step, inserendo le seguenti variabili indipendenti: (1) genere e fascia d’età e (2) profilo di appartenenza. Risultati Dalla LPA sono emersi 3 profili: uno ‘Resiliente’, ossia con maggiori risorse individuali (R; 23%; elevati livelli di P, AEP, AER e bassi livelli di IR, RO), uno ‘Vulnerabile’ (V; 17%; bassi livelli di P, AEP, AER e alti livelli di IR, RO), e uno medio (60%; livelli medi in tutte le variabili). I profili sono risultati invarianti a livello di similarità distributiva (giovani adulti vs adulti), mostrando una maggiore disregolazione nel profilo vulnerabile dei giovani adulti rispetto agli adulti (livelli significativamente minori di P, AEP, AER, e maggiori di RO). I risultati delle regressioni hanno mostrato che l’appartenenza al profilo R si associa a SUP (β=.069, p<.05) a carico delle donne giovani adulte, e a PRO (β=.141, p<.001) nelle donne adulte. Diversamente, il profilo V risulta associato a maggiori livelli di D (β=.310, p<.001) e AN (β=.502, p<.001) a carico delle donne giovani adulte, e ad AV (β=.527, p<.001) nei giovani adulti uomini. Conclusioni I risultati di questo studio mettono in luce l’importanza delle differenze individuali analizzate secondo un AOP rispetto a differenti esiti (dis)adattivi nel corso quarantena. Il profilo V versus R, soprattutto nella fascia di giovani adulti, include coloro i quali hanno presentato maggiori esiti disadattivi durante la quarantena. Le implicazioni pratiche verranno discusse.
L’emergenza COVID-19 nei giovani adulti e adulti in Italia: il ruolo delle risorse e vulnerabilità individuali secondo un approccio orientato alla persona / Cirimele, F.; Pastorelli, C.; Favini, A.; Remondi, C.; Thartori, E.; Gerbino, M.. - (2020). (Intervento presentato al convegno Giornate di Studio “Emergenza Covid-19. Ricadute evolutive ed educative” - Associazione Italiana di Psicologia (AIP): Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione tenutosi a on line).
L’emergenza COVID-19 nei giovani adulti e adulti in Italia: il ruolo delle risorse e vulnerabilità individuali secondo un approccio orientato alla persona
Cirimele F.
Primo
;Pastorelli C.;Favini A.;Remondi C.;Thartori E.;Gerbino M.
2020
Abstract
Introduzione Il presente studio si propone di esaminare il ruolo delle differenze individuali in una varietà di indicatori connessi all’adattamento psicosociale nei giovani adulti e adulti nel corso della quarantena in Italia a causa del COVID-19. In particolare, adottando un approccio orientato alla persona (AOP), all’interno di una prospettiva personologica che considera il funzionamento individuale come configurazione di tratti e convinzioni, ci siamo proposti un duplice obiettivo: (1) identificare profili individuali rispetto alle caratteristiche di personalità (tratti e convinzioni di autoefficacia), e (2) esplorare l’associazione tra profili emersi ed esiti (dis)adattivi nel corso della quarantena. Metodo Attraverso una survey online, lo studio ha coinvolto 1229 partecipanti, suddivisi in due gruppi: 703 giovani adulti di età 18-35 anni (M=27,05, DS=4,07) e 526 adulti di età 36-59 anni (M=48,57; DS=6,93). Sono state raccolte misure di: disposizioni individuali (Positività,P; Irritabilità,IR; Ruminazione Ostile, RO), di autoefficacia nell’espressione delle emozioni positive (AEP) e gestione della rabbia (AER) nel corso della quarantena, e indicatori di esiti esperiti durante la quarantena: percezione del supporto amicale (SUP), prosocialità (PRO), depressione (D), ansia (AN), e aggressività verbale (AV). Per identificare i profili è stata utilizzata l’analisi dei profili latenti (LPA), testando l’invarianza di misura tra giovani adulti e adulti. Per esplorare le associazioni tra i profili emersi ed esiti durante la quarantena sono state implementate una serie di regressioni gerarchiche a due step, inserendo le seguenti variabili indipendenti: (1) genere e fascia d’età e (2) profilo di appartenenza. Risultati Dalla LPA sono emersi 3 profili: uno ‘Resiliente’, ossia con maggiori risorse individuali (R; 23%; elevati livelli di P, AEP, AER e bassi livelli di IR, RO), uno ‘Vulnerabile’ (V; 17%; bassi livelli di P, AEP, AER e alti livelli di IR, RO), e uno medio (60%; livelli medi in tutte le variabili). I profili sono risultati invarianti a livello di similarità distributiva (giovani adulti vs adulti), mostrando una maggiore disregolazione nel profilo vulnerabile dei giovani adulti rispetto agli adulti (livelli significativamente minori di P, AEP, AER, e maggiori di RO). I risultati delle regressioni hanno mostrato che l’appartenenza al profilo R si associa a SUP (β=.069, p<.05) a carico delle donne giovani adulte, e a PRO (β=.141, p<.001) nelle donne adulte. Diversamente, il profilo V risulta associato a maggiori livelli di D (β=.310, p<.001) e AN (β=.502, p<.001) a carico delle donne giovani adulte, e ad AV (β=.527, p<.001) nei giovani adulti uomini. Conclusioni I risultati di questo studio mettono in luce l’importanza delle differenze individuali analizzate secondo un AOP rispetto a differenti esiti (dis)adattivi nel corso quarantena. Il profilo V versus R, soprattutto nella fascia di giovani adulti, include coloro i quali hanno presentato maggiori esiti disadattivi durante la quarantena. Le implicazioni pratiche verranno discusse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.