Il pemfigoide bolloso (PB) ed il pemfigo (P) sono malattie autoimmuni caratterizzate dalla formazione di bolle sulla pelle e/o sulle mucose. La diagnosi di queste patologie viene posta sulla base della valutazione clinica, dei dati di laboratorio, dell’istologia, dell’immunofluorescenza diretta ed indiretta. Nel nostro studio osservazionale multicentrico sono stati valutati con la microscopia laser confocale (RCM) e con la tomografia a coerenza ottica (OCT) di 16 pazienti con PB e di 8 con P sia la cute apparentemente sana che tre lesioni bollose. L’OCT è risultato essere più preciso del RCM nella definizione della localizzazione delle bolle e nell’identificazione delle lesioni subcliniche. Grazie al potere risolutivo maggiore, l’RCM è in grado di visualizzare strutture a risoluzione quasi istologica e pertanto è risultato essere capace di valutare più parametri rispetto all’OCT, dimostrando di essere un ottimo strumento nella diagnosi differenziale con altre patologie bollose come ad esempio quelle di natura virale.

Uso della microscopia laser confocale e della tomografia a coerenza ottica nella diagnosi del pemfigoide bolloso e del pemfigo / Mandel, Victor Desmond; Cinotti, Elisa; Benati, Elisa; Ciardo, Silvana; Vaschieri, Cristina; Labeille, Bruno; Cambazard, Frederic; Perrot, Jean-Luc; Pellacani, Giovanni. - (2017). (Intervento presentato al convegno Congresso Annuale AIDNID 2017 tenutosi a Modena).

Uso della microscopia laser confocale e della tomografia a coerenza ottica nella diagnosi del pemfigoide bolloso e del pemfigo

PELLACANI, Giovanni
2017

Abstract

Il pemfigoide bolloso (PB) ed il pemfigo (P) sono malattie autoimmuni caratterizzate dalla formazione di bolle sulla pelle e/o sulle mucose. La diagnosi di queste patologie viene posta sulla base della valutazione clinica, dei dati di laboratorio, dell’istologia, dell’immunofluorescenza diretta ed indiretta. Nel nostro studio osservazionale multicentrico sono stati valutati con la microscopia laser confocale (RCM) e con la tomografia a coerenza ottica (OCT) di 16 pazienti con PB e di 8 con P sia la cute apparentemente sana che tre lesioni bollose. L’OCT è risultato essere più preciso del RCM nella definizione della localizzazione delle bolle e nell’identificazione delle lesioni subcliniche. Grazie al potere risolutivo maggiore, l’RCM è in grado di visualizzare strutture a risoluzione quasi istologica e pertanto è risultato essere capace di valutare più parametri rispetto all’OCT, dimostrando di essere un ottimo strumento nella diagnosi differenziale con altre patologie bollose come ad esempio quelle di natura virale.
2017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1482844
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