Negli anni Trenta in Unione Sovietica si afferma il genere del coreodramma. Lo spettacolo La fontana di Bachčisaraj ispirato all'omonimo poema puškiniano è una delle prime pietre miliari di tale genere. Il critico Sollertinskij esalta lo spettacolo, intitolando un articolo ad esso dedicato: Avanti, verso Noverre! Al contrario, il coreografo Lopuchov nelle sue memorie nota la debolezza del pensiero coreografico di R. Zacharov. Per comprendere la diversità dei due approcci, nel saggio si traccia la storia del genere coreografico in questione. Zacharov, che aveva studiato regia all'Istituto di Arti Sceniche diretto da S. Radlov, lavorò allo spettacolo sotto l'"accorta supervisione" dello stesso regista. Il coreografo seppe rendere visibile lo sviluppo interiore dei personaggi attraverso una "semidanza" o "danza nel personaggio", procedendo alla preparazione dei ruoli con uno studio "a tavolino". In tal modo, riuscì a trasmettere la "verità delle relazioni umane" insita nel poema puškiniano, in un dialogo tra realtà e poesia.
La codificazione dei processi compositivi del coreodramma sovietico. Il caso de La fontana di Bachčisaraj / Mele, Marta. - In: BIBLIOTECA TEATRALE. - ISSN 0045-1959. - 134(2020), pp. 127-146.
La codificazione dei processi compositivi del coreodramma sovietico. Il caso de La fontana di Bachčisaraj
Marta Mele
2020
Abstract
Negli anni Trenta in Unione Sovietica si afferma il genere del coreodramma. Lo spettacolo La fontana di Bachčisaraj ispirato all'omonimo poema puškiniano è una delle prime pietre miliari di tale genere. Il critico Sollertinskij esalta lo spettacolo, intitolando un articolo ad esso dedicato: Avanti, verso Noverre! Al contrario, il coreografo Lopuchov nelle sue memorie nota la debolezza del pensiero coreografico di R. Zacharov. Per comprendere la diversità dei due approcci, nel saggio si traccia la storia del genere coreografico in questione. Zacharov, che aveva studiato regia all'Istituto di Arti Sceniche diretto da S. Radlov, lavorò allo spettacolo sotto l'"accorta supervisione" dello stesso regista. Il coreografo seppe rendere visibile lo sviluppo interiore dei personaggi attraverso una "semidanza" o "danza nel personaggio", procedendo alla preparazione dei ruoli con uno studio "a tavolino". In tal modo, riuscì a trasmettere la "verità delle relazioni umane" insita nel poema puškiniano, in un dialogo tra realtà e poesia.File | Dimensione | Formato | |
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