Analitica dedica gran parte del suo decimo volume (2017) all’indagine della teoria e dell’analisi musicale in quanto prassi influenzata da scelte politiche e pragmatiche, e pienamente inserita in specifici contesti ideologici e sociali. Recentemente, infatti, il dibattito sulle motivazioni e gli scopi della musicologia, considerata come pratica sociale, ha portato a una nuova consapevolezza dei presupposti ideologici e politici dell’analisi musicale [Broman-Engebretsen 2007; Buch-Donin-Feneyrou 2013] e a una storicizzazione delle contrapposizioni introdotte dalla New Musicology nell’ultimo ventennio del Novecento [Agawu 2004; MacCutcheon 2014]. Allo stesso tempo, la progressiva convergenza delle metodologie impiegate nei diversi campi degli studi musicali – dalla musica d’arte alle musiche di tradizione orale, dalla popular music alla musica nel contesto della comunicazione audiovisiva, dall’uso del suono nei nuovi media alle culture non-musicali del suono – ha messo in piena evidenza la stretta relazione tra le pratiche dell’analisi musicale e i loro fondamenti epistemologici, che riflettono, in modo più o meno evidente, precise scelte di politica culturale [van den Toorn 1996; Scherzinger 2001; Schuijer 2008, Campos-Donin 2009; Guilbault 2014; Earle 2015].Analitica dedica gran parte del suo decimo volume (2017) all’indagine della teoria e dell’analisi musicale in quanto prassi influenzata da scelte politiche e pragmatiche, e pienamente inserita in specifici contesti ideologici e sociali. Recentemente, infatti, il dibattito sulle motivazioni e gli scopi della musicologia, considerata come pratica sociale, ha portato a una nuova consapevolezza dei presupposti ideologici e politici dell’analisi musicale [Broman-Engebretsen 2007; Buch-Donin-Feneyrou 2013] e a una storicizzazione delle contrapposizioni introdotte dalla New Musicology nell’ultimo ventennio del Novecento [Agawu 2004; MacCutcheon 2014]. Allo stesso tempo, la progressiva convergenza delle metodologie impiegate nei diversi campi degli studi musicali – dalla musica d’arte alle musiche di tradizione orale, dalla popular music alla musica nel contesto della comunicazione audiovisiva, dall’uso del suono nei nuovi media alle culture non-musicali del suono – ha messo in piena evidenza la stretta relazione tra le pratiche dell’analisi musicale e i loro fondamenti epistemologici, che riflettono, in modo più o meno evidente, precise scelte di politica culturale [van den Toorn 1996; Scherzinger 2001; Schuijer 2008, Campos-Donin 2009; Guilbault 2014; Earle 2015].
Introduction. Music, Politics, Society, the Role of Analysis / Caputo, Simone; Palazzetti, Nicolo'; Cecchi, Alessandro. - In: ANALITICA. - ISSN 2279-5065. - 10:(2017).
Introduction. Music, Politics, Society, the Role of Analysis
Caputo Simone;Nicolò Palazzetti;Alessandro Cecchi
2017
Abstract
Analitica dedica gran parte del suo decimo volume (2017) all’indagine della teoria e dell’analisi musicale in quanto prassi influenzata da scelte politiche e pragmatiche, e pienamente inserita in specifici contesti ideologici e sociali. Recentemente, infatti, il dibattito sulle motivazioni e gli scopi della musicologia, considerata come pratica sociale, ha portato a una nuova consapevolezza dei presupposti ideologici e politici dell’analisi musicale [Broman-Engebretsen 2007; Buch-Donin-Feneyrou 2013] e a una storicizzazione delle contrapposizioni introdotte dalla New Musicology nell’ultimo ventennio del Novecento [Agawu 2004; MacCutcheon 2014]. Allo stesso tempo, la progressiva convergenza delle metodologie impiegate nei diversi campi degli studi musicali – dalla musica d’arte alle musiche di tradizione orale, dalla popular music alla musica nel contesto della comunicazione audiovisiva, dall’uso del suono nei nuovi media alle culture non-musicali del suono – ha messo in piena evidenza la stretta relazione tra le pratiche dell’analisi musicale e i loro fondamenti epistemologici, che riflettono, in modo più o meno evidente, precise scelte di politica culturale [van den Toorn 1996; Scherzinger 2001; Schuijer 2008, Campos-Donin 2009; Guilbault 2014; Earle 2015].Analitica dedica gran parte del suo decimo volume (2017) all’indagine della teoria e dell’analisi musicale in quanto prassi influenzata da scelte politiche e pragmatiche, e pienamente inserita in specifici contesti ideologici e sociali. Recentemente, infatti, il dibattito sulle motivazioni e gli scopi della musicologia, considerata come pratica sociale, ha portato a una nuova consapevolezza dei presupposti ideologici e politici dell’analisi musicale [Broman-Engebretsen 2007; Buch-Donin-Feneyrou 2013] e a una storicizzazione delle contrapposizioni introdotte dalla New Musicology nell’ultimo ventennio del Novecento [Agawu 2004; MacCutcheon 2014]. Allo stesso tempo, la progressiva convergenza delle metodologie impiegate nei diversi campi degli studi musicali – dalla musica d’arte alle musiche di tradizione orale, dalla popular music alla musica nel contesto della comunicazione audiovisiva, dall’uso del suono nei nuovi media alle culture non-musicali del suono – ha messo in piena evidenza la stretta relazione tra le pratiche dell’analisi musicale e i loro fondamenti epistemologici, che riflettono, in modo più o meno evidente, precise scelte di politica culturale [van den Toorn 1996; Scherzinger 2001; Schuijer 2008, Campos-Donin 2009; Guilbault 2014; Earle 2015].File | Dimensione | Formato | |
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