Il cammino inarrestabile percorso dalle tecnologie ci conduce oggi ad osservare uno scenario complesso nel quale non solo i processi di comunicazione dominano la nostra quotidianità, ma la vita stessa e le relazioni sono profondamente dipendenti dai nuovi strumenti digitali. In tal senso, le piattaforme online, sono diventate parte integrante della dieta informativa quotidiana dei cittadini, i connective media (van Dijck, 2013) infatti, sono una presenza quasi ininterrotta nelle routine quotidiane: assorbono una parte rilevante dei processi identitari e dei rapporti sociali; danno vita a un patrimonio comune di pratiche culturali, regole e comportamentali che contribuiscono a sedimentare «una versione di realtà accettata» e intersoggettivamente condivisa (Boccia Artieri et al. 2017). A tal proposito, ci si interroga sui potenziali pericoli legati ad un mondo iperconnesso che consente la diffusione virale di informazioni errate e/o fuorvianti al punto tale da poter destabilizzare le moderne democrazie.
La disinformazione nel sistema mediale ibrido. Dalle fake-news al deepfake / Nuvoli, Karen. - 60:(2020), pp. 85-96. (Intervento presentato al convegno IV Conferenza Nazionale delle Dottorande e dei Dottorandi in Scienze Sociali tenutosi a Roma).
La disinformazione nel sistema mediale ibrido. Dalle fake-news al deepfake
Nuvoli Karen
2020
Abstract
Il cammino inarrestabile percorso dalle tecnologie ci conduce oggi ad osservare uno scenario complesso nel quale non solo i processi di comunicazione dominano la nostra quotidianità, ma la vita stessa e le relazioni sono profondamente dipendenti dai nuovi strumenti digitali. In tal senso, le piattaforme online, sono diventate parte integrante della dieta informativa quotidiana dei cittadini, i connective media (van Dijck, 2013) infatti, sono una presenza quasi ininterrotta nelle routine quotidiane: assorbono una parte rilevante dei processi identitari e dei rapporti sociali; danno vita a un patrimonio comune di pratiche culturali, regole e comportamentali che contribuiscono a sedimentare «una versione di realtà accettata» e intersoggettivamente condivisa (Boccia Artieri et al. 2017). A tal proposito, ci si interroga sui potenziali pericoli legati ad un mondo iperconnesso che consente la diffusione virale di informazioni errate e/o fuorvianti al punto tale da poter destabilizzare le moderne democrazie.File | Dimensione | Formato | |
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