Le tre tele di Paolo Veronese già sul soffitto della scomparsa chiesa dei Gesuiti di Santa Maria dell’Umiltà a Venezia, oggi nell’avancorpo della cappella del Rosario della basilica dei Santi Giovanni e Paolo, non sono mai state oggetto di un’accurata analisi iconografica. Non sembra quindi sia stata rilevata l’incredibile anomalia che caratterizza la più importante e vasta delle tre, l’Assunzione di Maria di Paolo Veronesee oggi ai Santi Giovanni e Paolo, proveniente dalla scomparsa chiesa dei Gesuiti di Santa Maria dell’Umiltà, nella quale compaiono ben quindici apostoli invece dei tradizionali e canonici dodici. Quella soluzione iconografica venne scelta dalla committenza, i Gesuiti, in riferimento ad un passo dei Nomi divini dello Pseudo Dionigi l’Areopagita, dal quale poteva desumersi che ai funerali della Vergine avrebbero assistito, appunto, quindici Apostoli. Si trattava di un passo che doveva essere molto caro ai Gesuiti, poiché la fondazione della Compagnia risaliva ad un voto che Ignazio di Loyola, proprio nel giorno della festività dell’Assunzione, il 15 agosto del 1534, aveva pronunciato con i suoi primi compagni nella cripta dedicata al martirio di San Dionigi l’Areopagita di una cappella di Montmartre intitolata a Maria.
Dionigi l'Areopagita come fonte per l'Assunzione di Maria: i teleri di Veronese per i gesuiti di Venezia / Pierguidi, Stefano. - In: ARTE VENETA. - ISSN 0392-5234. - 76:(2019), pp. 214-218.
Dionigi l'Areopagita come fonte per l'Assunzione di Maria: i teleri di Veronese per i gesuiti di Venezia
Stefano Pierguidi
2019
Abstract
Le tre tele di Paolo Veronese già sul soffitto della scomparsa chiesa dei Gesuiti di Santa Maria dell’Umiltà a Venezia, oggi nell’avancorpo della cappella del Rosario della basilica dei Santi Giovanni e Paolo, non sono mai state oggetto di un’accurata analisi iconografica. Non sembra quindi sia stata rilevata l’incredibile anomalia che caratterizza la più importante e vasta delle tre, l’Assunzione di Maria di Paolo Veronesee oggi ai Santi Giovanni e Paolo, proveniente dalla scomparsa chiesa dei Gesuiti di Santa Maria dell’Umiltà, nella quale compaiono ben quindici apostoli invece dei tradizionali e canonici dodici. Quella soluzione iconografica venne scelta dalla committenza, i Gesuiti, in riferimento ad un passo dei Nomi divini dello Pseudo Dionigi l’Areopagita, dal quale poteva desumersi che ai funerali della Vergine avrebbero assistito, appunto, quindici Apostoli. Si trattava di un passo che doveva essere molto caro ai Gesuiti, poiché la fondazione della Compagnia risaliva ad un voto che Ignazio di Loyola, proprio nel giorno della festività dell’Assunzione, il 15 agosto del 1534, aveva pronunciato con i suoi primi compagni nella cripta dedicata al martirio di San Dionigi l’Areopagita di una cappella di Montmartre intitolata a Maria.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pierguidi_Dionigi_2019.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
2.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.35 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.