Il saggio prende in esame, da una prospettiva prevalentemente lessicale e semantica, l’indagine morale e antropologica condotta da Leopardi nei “Pensieri”, mettendone in evidenza, in particolare, il decisivo rapporto con la “Crestomazia” della prosa e ricollegandola alla diagnosi leopardiana della modernità.
Virtù «solide» e virtù «apparenti»: note sul lessico morale di Leopardi tra «Crestomazia» e «Pensieri» / Camarotto, Valerio. - (2019), pp. 87-104. (Intervento presentato al convegno Il lessico delle virtù nella letteratura italiana ed europea tra Settecento e Ottocento tenutosi a Paris) [10.13133/9788893771023].
Virtù «solide» e virtù «apparenti»: note sul lessico morale di Leopardi tra «Crestomazia» e «Pensieri»
Valerio Camarotto
2019
Abstract
Il saggio prende in esame, da una prospettiva prevalentemente lessicale e semantica, l’indagine morale e antropologica condotta da Leopardi nei “Pensieri”, mettendone in evidenza, in particolare, il decisivo rapporto con la “Crestomazia” della prosa e ricollegandola alla diagnosi leopardiana della modernità.File allegati a questo prodotto
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