Background: Un evento terroristico o un evento CBRNe richiede una risposta coordinata dell’itero sistema di soccorso, protocolli standardizzati interforze, personale altamente qualificato ed addestrato periodicamente, oltre ad un sistema di smistamento vittime tra ospedali ampiamente collaudato. la Hot-zone è una zona del crimine circoscritta dai primi soccorritori e deve essere controllata per prevenire la contaminazione delle prove da parte degli operatori e il trasporto della contaminazione al di fuori della zona controllata. In Italia, gli unici ad essere autorizzati al soccorso in zona rossa e sulla scena del crimine sono i Vigili del fuoco. Metodo: Studio ed analisi di “case reports” come le operazioni di soccorso alla “Costa Concordia” nel 2012. Analisi di procedure e protocolli di differenti enti, istituzioni, ed organizzazioni ausiliarie e di volontariato sulla scena del crimine ed eventi coinvolgenti materiale pericoloso (hazmat). Finding: Molti soccorritori italiani di vari enti non hanno addestramento per la «scena del crimine» né per «rischio contaminate/hazmat» e, durante gli interventi, sono stati riscontrati numerosi casi di discussioni e contrasti sulla linea di comando delle operazioni. Assenza di protocolli standardizzati di intervento, e gestione unificata dell’evento: queste criticità creano significativi problemi durante le investigazioni e le indagini legali, oltre ad esporre gli operatori coinvolti e l’intera sicurezza nazionale ad incalcolabili rischi riguardanti contaminazioni Hazmat. L’assenza di un appropriato management può portare alla contaminazione e compromettere infrastrutture sensibili come trasporti ed ospedali. Conclusioni: Un incremento netto degli standard formativi di base di tutti gli enti, l’appropriata applicazione dei metodi di gestione eventi, l’applicazione di protocolli standardizzati, l’imposizione di una catena di comando efficiente e collaudata e del uso dell’ICS devono essere I punti di partenza per migliorare al più presto il sistema per garantire una risposta ed assistenza efficace, diminuire drasticamente I notevoli rischi per gli operatori e salvaguardare le prove per la gestione legale degli eventi. Il tutto al fine di migliorare la sicurezza nazionale

Rescue on contaminated crime scene / Zelinotti, Luca; Cosmi, Pamela; Procacciante, Marco; Monti, Manuel; Valente, Michele; Pergolizzi, Tiziano; Vinci, Antonio; Rosiello, Francesco. - (2017). (Intervento presentato al convegno 1 scientific international conference on cbrne tenutosi a istituto superiore antincendi) [10.13140/rg.2.2.11115.54567].

Rescue on contaminated crime scene

Michele Valente;Tiziano Pergolizzi;Francesco Rosiello
Ultimo
Supervision
2017

Abstract

Background: Un evento terroristico o un evento CBRNe richiede una risposta coordinata dell’itero sistema di soccorso, protocolli standardizzati interforze, personale altamente qualificato ed addestrato periodicamente, oltre ad un sistema di smistamento vittime tra ospedali ampiamente collaudato. la Hot-zone è una zona del crimine circoscritta dai primi soccorritori e deve essere controllata per prevenire la contaminazione delle prove da parte degli operatori e il trasporto della contaminazione al di fuori della zona controllata. In Italia, gli unici ad essere autorizzati al soccorso in zona rossa e sulla scena del crimine sono i Vigili del fuoco. Metodo: Studio ed analisi di “case reports” come le operazioni di soccorso alla “Costa Concordia” nel 2012. Analisi di procedure e protocolli di differenti enti, istituzioni, ed organizzazioni ausiliarie e di volontariato sulla scena del crimine ed eventi coinvolgenti materiale pericoloso (hazmat). Finding: Molti soccorritori italiani di vari enti non hanno addestramento per la «scena del crimine» né per «rischio contaminate/hazmat» e, durante gli interventi, sono stati riscontrati numerosi casi di discussioni e contrasti sulla linea di comando delle operazioni. Assenza di protocolli standardizzati di intervento, e gestione unificata dell’evento: queste criticità creano significativi problemi durante le investigazioni e le indagini legali, oltre ad esporre gli operatori coinvolti e l’intera sicurezza nazionale ad incalcolabili rischi riguardanti contaminazioni Hazmat. L’assenza di un appropriato management può portare alla contaminazione e compromettere infrastrutture sensibili come trasporti ed ospedali. Conclusioni: Un incremento netto degli standard formativi di base di tutti gli enti, l’appropriata applicazione dei metodi di gestione eventi, l’applicazione di protocolli standardizzati, l’imposizione di una catena di comando efficiente e collaudata e del uso dell’ICS devono essere I punti di partenza per migliorare al più presto il sistema per garantire una risposta ed assistenza efficace, diminuire drasticamente I notevoli rischi per gli operatori e salvaguardare le prove per la gestione legale degli eventi. Il tutto al fine di migliorare la sicurezza nazionale
2017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1383136
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