L’autorizzazione di Strutture e Attività Sanitarie, nel passato regolamentata da pochi sintetici articoli del TULLS (RD 1265/1934) è stata profondamente riformata dal D. Lgs 502/92 e s.m.i. e dal D.P.R. 14 gennaio 1997. Il meccanismo autorizzativo prevede, tra le altre cose, che l’Azienda Sanitaria Locale in qualità di Organo tecnico della Regione (Organo che Autorizza) disponga una verifica, preliminare e poi periodica della struttura per accertare il possesso ed il mantenimento dei requisiti minimi generali e specifici previsti dalla normativa cogente. In questo Studio si sono descritti gli esiti della verifica per la conferma dell’autorizzazione di una Struttura Sanitaria di alta complessità attraverso l’analisi dell’efficacia del Controllo Ufficiale improntato sulla verifica dei requisiti minimi di Legge con particolare riferimento ai requisiti delle “Aree di Degenza”. La verifica si è svolta tra la fine del 2016 e la prima metà dell’anno 2018, ha coinvolto un team multidisciplinare composto da Dirigenti Medici e Professionisti Sanitari. Sono stati effettuati 30 accessi ispettivi che hanno interessato 700 camere di degenza raggruppate in 129 articolazioni funzionali per un totale di 1190 posti letto su due distinti edifici. È stato predisposto un database per la raccolta dei dati e sono stati analizzati gli items riferiti ai Requisiti di Legge per le Aree di Degenza. Sono state riscontrate 221 non conformità alla Normativa di cui 162 nell’edificio principale e 59 nell’edificio aggregato. Delle 162 difformità il 54% hanno riguardato aspetti di carattere strutturale, il 19% aspetti legati alla Sicurezza del Paziente, il 12% aspetti legati alla Privacy del Paziente, l’11% per difetti di Manutenzione ordinaria ed il 4% per aspetti di carattere funzionale. Delle 59 difformità il 60% sono di carattere strutturale, l’8% Sicurezza del Paziente, il 19% per aspetti legati alla Privacy, il 5% per difetto di Manutenzione ordinaria e l’8% per aspetti di carattere funzionale. I dati mostrano che le difformità hanno rilievo marginale riguardando per lo più locali e spazi accessori non direttamente legati a funzioni assistenziali citriche e non costituiscono un concreto rischio, attuale o potenziale, per il Paziente. Il controllo improntato sulla verifica dei requisiti minimi potrebbe, pertanto, non essere adeguato per una valutazione complessiva della sicurezza del Paziente, tuttavia appare sempre più necessario orientare le verifiche verso il conseguimento di obbiettivi di qualità delle prestazioni erogate con meccanismi di controllo basati su audit continui e favorire l’implementazione dei processi di autocontrollo e dei Manuali di Qualità delle Strutture Sanitarie.

Attività di vigilanza e controllo su Strutture Sanitarie di ricovero per acuti: esperienza del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl Roma 1 / Cerabona, V.; Funiciello, N.; De Luca, S.; Di Reto, G.; Secchini, S.; Raffo, M.; Di Gregorio, F.; Laurita, V.; Orlandi, P.; Decorato, A.; Riganelli, S.; Di Rosa, E.. - (2019), pp. 375-375. (Intervento presentato al convegno Le evidenze scientifiche per la Sanità Pubblica: dalle emergenze alla promozione della salute tenutosi a Perugia).

Attività di vigilanza e controllo su Strutture Sanitarie di ricovero per acuti: esperienza del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl Roma 1

V. Cerabona
Primo
;
E. Di Rosa
Ultimo
2019

Abstract

L’autorizzazione di Strutture e Attività Sanitarie, nel passato regolamentata da pochi sintetici articoli del TULLS (RD 1265/1934) è stata profondamente riformata dal D. Lgs 502/92 e s.m.i. e dal D.P.R. 14 gennaio 1997. Il meccanismo autorizzativo prevede, tra le altre cose, che l’Azienda Sanitaria Locale in qualità di Organo tecnico della Regione (Organo che Autorizza) disponga una verifica, preliminare e poi periodica della struttura per accertare il possesso ed il mantenimento dei requisiti minimi generali e specifici previsti dalla normativa cogente. In questo Studio si sono descritti gli esiti della verifica per la conferma dell’autorizzazione di una Struttura Sanitaria di alta complessità attraverso l’analisi dell’efficacia del Controllo Ufficiale improntato sulla verifica dei requisiti minimi di Legge con particolare riferimento ai requisiti delle “Aree di Degenza”. La verifica si è svolta tra la fine del 2016 e la prima metà dell’anno 2018, ha coinvolto un team multidisciplinare composto da Dirigenti Medici e Professionisti Sanitari. Sono stati effettuati 30 accessi ispettivi che hanno interessato 700 camere di degenza raggruppate in 129 articolazioni funzionali per un totale di 1190 posti letto su due distinti edifici. È stato predisposto un database per la raccolta dei dati e sono stati analizzati gli items riferiti ai Requisiti di Legge per le Aree di Degenza. Sono state riscontrate 221 non conformità alla Normativa di cui 162 nell’edificio principale e 59 nell’edificio aggregato. Delle 162 difformità il 54% hanno riguardato aspetti di carattere strutturale, il 19% aspetti legati alla Sicurezza del Paziente, il 12% aspetti legati alla Privacy del Paziente, l’11% per difetti di Manutenzione ordinaria ed il 4% per aspetti di carattere funzionale. Delle 59 difformità il 60% sono di carattere strutturale, l’8% Sicurezza del Paziente, il 19% per aspetti legati alla Privacy, il 5% per difetto di Manutenzione ordinaria e l’8% per aspetti di carattere funzionale. I dati mostrano che le difformità hanno rilievo marginale riguardando per lo più locali e spazi accessori non direttamente legati a funzioni assistenziali citriche e non costituiscono un concreto rischio, attuale o potenziale, per il Paziente. Il controllo improntato sulla verifica dei requisiti minimi potrebbe, pertanto, non essere adeguato per una valutazione complessiva della sicurezza del Paziente, tuttavia appare sempre più necessario orientare le verifiche verso il conseguimento di obbiettivi di qualità delle prestazioni erogate con meccanismi di controllo basati su audit continui e favorire l’implementazione dei processi di autocontrollo e dei Manuali di Qualità delle Strutture Sanitarie.
2019
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