Durante gli scavi americani del 1936, nell’area a NO della Stoa di Attalo nell’Agora di Atene sono stati portati alla luce resti di una fondazione circolare ed elementi architettonici appartenenti a un monopteros. Il monumento è stato datato alla seconda metà del II sec. d.C. in seguito ai pochi resti ceramici rinvenuti nell’area e ai confronti con alcune edicole circolari, contestualizzando l’utilizzo di questa tipologia monumentale a partire dall’età adrianea. Allo stato attuale, si attribuiscono al monumento cinque frammenti di cornice, un frammento di cupola in mattoni e diversi frammenti di fusti in verde antico, dei quali tuttavia rimane incerta l’attribuzione. Sulla base di una precisa analisi della decorazione architettonica superstite, affiancata da puntuali confronti formalmente affini, è stato possibile proporre una nuova cronologia del monumento, individuando una prima fase contestuale alla seconda metà del I sec. a.C. e un successivo restauro relativo agli ultimi decenni del II sec. d.C. L’analisi della fondazione, inoltre, ha permesso di escludere precedenti ipotesi che identificavano il monopteros come una fontana monumentale, suggerendone invece un ruolo come baldacchino per statue o gruppi scultorei presumibilmente a carattere onorario.
Il monopteros dell'agora di Atene: revisione stilistica e cronologica dei frammenti architettonici / Kosmopoulos, Lorenzo. - In: ANNUARIO DELLA SCUOLA ARCHEOLOGICA DI ATENE E DELLE MISSIONI ITALIANE IN ORIENTE. - ISSN 0067-0081. - 96:(2018), pp. 230-250.
Il monopteros dell'agora di Atene: revisione stilistica e cronologica dei frammenti architettonici
Lorenzo Kosmopoulos
2018
Abstract
Durante gli scavi americani del 1936, nell’area a NO della Stoa di Attalo nell’Agora di Atene sono stati portati alla luce resti di una fondazione circolare ed elementi architettonici appartenenti a un monopteros. Il monumento è stato datato alla seconda metà del II sec. d.C. in seguito ai pochi resti ceramici rinvenuti nell’area e ai confronti con alcune edicole circolari, contestualizzando l’utilizzo di questa tipologia monumentale a partire dall’età adrianea. Allo stato attuale, si attribuiscono al monumento cinque frammenti di cornice, un frammento di cupola in mattoni e diversi frammenti di fusti in verde antico, dei quali tuttavia rimane incerta l’attribuzione. Sulla base di una precisa analisi della decorazione architettonica superstite, affiancata da puntuali confronti formalmente affini, è stato possibile proporre una nuova cronologia del monumento, individuando una prima fase contestuale alla seconda metà del I sec. a.C. e un successivo restauro relativo agli ultimi decenni del II sec. d.C. L’analisi della fondazione, inoltre, ha permesso di escludere precedenti ipotesi che identificavano il monopteros come una fontana monumentale, suggerendone invece un ruolo come baldacchino per statue o gruppi scultorei presumibilmente a carattere onorario.File | Dimensione | Formato | |
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