OBIETTIVI: Negli ospedali la Formaldeide (HCHO) è ampiamente utilizzata in soluzioni ad elevata concentrazione per fissare tessuti e conservare campioni bioptici. Nonostante nel 2004 lo IARC abbia classificato la Formaldeide tra i cancerogeni di Gruppo I, essa risulterebbe apparentemente ancora insostituibile per alcuni utilizzi sanitari nei blocchi operatori. In questo studio si è valutata la diffusione della Formaldeide in prossimità di alcune sale operatorie e mediante tecniche di statistica georeferenziale si è cercato di identificare fonti di contaminazione, variabilità e distribuzione della stessa, al fine di valutare l’esposizione del personale sanitario. MATERIALI: Il campionamento è stato effettuato in 22 sale di 2 differenti blocchi operatori (A e B), mediante uno spettrofotometro fotoacustico all’infrarosso, utilizzando il sistema mono-sonda, disposta ad una altezza di 130 cm da terra (area respiratoria operatori) ed è stata modellizzata la diffusione spaziale della Formaldeide attraverso l’utilizzo di sistemi georeferenziali ed elaborazione con algoritmi di funzioni aleatorie di ordine k (Fai-kriking). RIASSUNTO: Ciascun monitoraggio constava di 20 punti di campionamento per il blocco “A” e 22 per il blocco “B”, suddiviso in una prima fase con valori medi di concentrazione della formaldeide sono risultati differenti tra i 2 blocchi operatori: 0.067ppm (95% CI= 0.066-0.067), max=0.14ppm, e 0.201ppm (95% CI= 0.199-0.204) max=0.46ppm, rispettivamente. In 16 sale operatorie sono stati trovati valori di concentrazione di Formaldeide eccedenti il TLV- STEL Ceiling (0.30 ppm). Nella seconda fase sono state elaborate mappe di iso-stima delle concentrazioni di Farmaldeide al fine di identificare le sorgenti di contaminazione: k-order =0, Indicative Goodness of Fit (IGF) =0.924, sill della varianza anisotropia del variogramma =1.162. CONCLUSIONI: Le mappe geostatistiche bi e tri-dimensionali delle concentrazioni di Formaldeide, hanno mostrato una evidente fonte di contaminazione rinvenibile nell’area di stoccaggio della stessa e nelle zone di fissaggio dei tessuti bioptici, dimostrando inefficacia dell’impianto di climatizzazione e evacuazione delle sostanze chimiche. Pertanto, sarebbe utile eliminare l’utilizzo della f nei blocchi operatori, ovvero adattare stringenti procedure di corretto utilizzo in caso di insostituibilità.
Formaldeide: valutazione dell’entità della contaminazione ambientale del blocco operatorio attraverso la modellizzazione geostatistica / Wachocka, M; Di Donato, M; Cerabona, V; Friello, M; Poscia, A; Tuti, F; Ricciardi, W; Moscato, U.. - (2010), pp. 684-684. (Intervento presentato al convegno Diritto alla Salute: il nuovo Milione della Sanità Pubblica tenutosi a Venezia).
Formaldeide: valutazione dell’entità della contaminazione ambientale del blocco operatorio attraverso la modellizzazione geostatistica
Cerabona V;
2010
Abstract
OBIETTIVI: Negli ospedali la Formaldeide (HCHO) è ampiamente utilizzata in soluzioni ad elevata concentrazione per fissare tessuti e conservare campioni bioptici. Nonostante nel 2004 lo IARC abbia classificato la Formaldeide tra i cancerogeni di Gruppo I, essa risulterebbe apparentemente ancora insostituibile per alcuni utilizzi sanitari nei blocchi operatori. In questo studio si è valutata la diffusione della Formaldeide in prossimità di alcune sale operatorie e mediante tecniche di statistica georeferenziale si è cercato di identificare fonti di contaminazione, variabilità e distribuzione della stessa, al fine di valutare l’esposizione del personale sanitario. MATERIALI: Il campionamento è stato effettuato in 22 sale di 2 differenti blocchi operatori (A e B), mediante uno spettrofotometro fotoacustico all’infrarosso, utilizzando il sistema mono-sonda, disposta ad una altezza di 130 cm da terra (area respiratoria operatori) ed è stata modellizzata la diffusione spaziale della Formaldeide attraverso l’utilizzo di sistemi georeferenziali ed elaborazione con algoritmi di funzioni aleatorie di ordine k (Fai-kriking). RIASSUNTO: Ciascun monitoraggio constava di 20 punti di campionamento per il blocco “A” e 22 per il blocco “B”, suddiviso in una prima fase con valori medi di concentrazione della formaldeide sono risultati differenti tra i 2 blocchi operatori: 0.067ppm (95% CI= 0.066-0.067), max=0.14ppm, e 0.201ppm (95% CI= 0.199-0.204) max=0.46ppm, rispettivamente. In 16 sale operatorie sono stati trovati valori di concentrazione di Formaldeide eccedenti il TLV- STEL Ceiling (0.30 ppm). Nella seconda fase sono state elaborate mappe di iso-stima delle concentrazioni di Farmaldeide al fine di identificare le sorgenti di contaminazione: k-order =0, Indicative Goodness of Fit (IGF) =0.924, sill della varianza anisotropia del variogramma =1.162. CONCLUSIONI: Le mappe geostatistiche bi e tri-dimensionali delle concentrazioni di Formaldeide, hanno mostrato una evidente fonte di contaminazione rinvenibile nell’area di stoccaggio della stessa e nelle zone di fissaggio dei tessuti bioptici, dimostrando inefficacia dell’impianto di climatizzazione e evacuazione delle sostanze chimiche. Pertanto, sarebbe utile eliminare l’utilizzo della f nei blocchi operatori, ovvero adattare stringenti procedure di corretto utilizzo in caso di insostituibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.