Nel corso della 25° sessione straordinaria, la Commissione africana per i diritti dell’uomo e dei popoli (d’ora in poi la “Commissione”) si è espressa sulla comunicazione 290/2004 contro la Repubblica del Camerun, presentata in prima istanza nel giugno del2004 dal giornalista Pius Njawe Noumeni, ex direttore della rivista Le Messager, primo giornale nazionale indipendente, pluripremiato non solo per la sua carriera, ma anche per le sue attività a tutela della libertà di espressione a livello nazionale e internazionale, poi deceduto nel 2010. La vittima, prominente attivista per la libertà dei media, negli anni era stato arrestato oltre trenta volte e costretto ad andare in esilio. Inoltre, i giornali da lui fondati erano stati più volte sequestrati e vietati. Nello specifico, il ricorso in oggetto si riferisce alle violazioni subite da Pius Njawe a partire dal 1999, quando cominciò ad occuparsi di un canale radiofonico, per le attività del quale il governo del Camerun non ha mai rilasciato le autorizzazioni richieste ai sensi della legge nazionali per ragioni politiche.
Sulla tutela della libertà di espressione, in particolare sulle norme in materia di comunicazione radiofonica. L’attesa decisione della Commissione africana nel caso Pius Njawe contro il Camerun / DI LULLO, Ludovica. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - Focus Africa n° 3/2019(2019).
Sulla tutela della libertà di espressione, in particolare sulle norme in materia di comunicazione radiofonica. L’attesa decisione della Commissione africana nel caso Pius Njawe contro il Camerun
Ludovica Di Lullo
2019
Abstract
Nel corso della 25° sessione straordinaria, la Commissione africana per i diritti dell’uomo e dei popoli (d’ora in poi la “Commissione”) si è espressa sulla comunicazione 290/2004 contro la Repubblica del Camerun, presentata in prima istanza nel giugno del2004 dal giornalista Pius Njawe Noumeni, ex direttore della rivista Le Messager, primo giornale nazionale indipendente, pluripremiato non solo per la sua carriera, ma anche per le sue attività a tutela della libertà di espressione a livello nazionale e internazionale, poi deceduto nel 2010. La vittima, prominente attivista per la libertà dei media, negli anni era stato arrestato oltre trenta volte e costretto ad andare in esilio. Inoltre, i giornali da lui fondati erano stati più volte sequestrati e vietati. Nello specifico, il ricorso in oggetto si riferisce alle violazioni subite da Pius Njawe a partire dal 1999, quando cominciò ad occuparsi di un canale radiofonico, per le attività del quale il governo del Camerun non ha mai rilasciato le autorizzazioni richieste ai sensi della legge nazionali per ragioni politiche.File | Dimensione | Formato | |
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