This paper is aimed at Palude di Torre Flavia (SPZ IT 6030020) within the Natura 2000 Network including a coastal sector of central Tyrrhenian Sea (Italy) located about 35 km to the NW of Rome along the right sector of the Tiber River Delta, Italy. This site has a high naturalistic value because it includes a wetland area today threatened in particular by coastal erosion and partly by climate change in progress. The analysis of the shoreline evolution shows that in the past, the wetland should be wider than the current one and, during the time, it was susceptible to an ongoing reduction due to a prevailing erosive trend. This erosive character resulted in reduced backshore width and the steepening of the shoreface. Seasonal morphological profiles show that the winter profile resembles much more a summer beach profile, while the summer profile is in part characterized by winter features. This anomalous climate regime occurring during 2017 belongs to a series of climate irregularity occurring in the last years along the Italian peninsula that testify an ongoing climate change at global scale. Two objectives are proposed: i) understanding the coastal dynamics processes that induce erosion phenomena; ii) editing the geomorphological map using the ISPRA-AIGeo legend recently applied for several Italian coastal sites. It is proposed to identify, characterize and map the forms of the coastal landscape with the purpose of providing a useful tool to evaluate the coastal hazard and to support future land planning and management.

Il presente lavoro rientra nel progetto di Ateneo Sapienza di Roma “Cliff slope failures in the coastal morpho-dynamics: from back- to forward-analysis of processes through monitoring and multi-modelling approaches”. Lo studio si prefigge di individuare le principali problematiche di erosione costiera dell’area protetta nota come Palude di Torre Flavia, sita fra i comuni di Ladispoli e Cerveteri a circa 35 km a NW di Roma. L’area di studio è uno degli ultimi relitti di paludi costiere, largamente presenti in passato nell’Agro Romano. Attualmente la palude è ampia 0.16 km2 e presenta una forma pressoché triangolare, essa risulta separata dal mare da un sistema spiaggia/duna che si allunga da Torre Flavia verso nord-ovest per circa 1 km. Quest’area naturale in passato aveva una estensione maggiore. Recentemente è stata bonificata e trasformata in parte in zona coltivata e parzialmente urbanizzata, in parte preservata come area umida protetta (Zona di Protezione Speciale ZPS IT 6030020, in accordo con le Direttive Comunitarie sulla Conservazione degli Uccelli 79/409/CEE e 2009/147/CE) gestita dalla Città Metropolitana di Roma. Questa zona attualmente è fortemente minacciata da fenomeni di erosione della spiaggia e della duna costiera antistanti la Palude. Nonostante la sua importanza naturalistica a livello nazionale, l’area non appare sufficientemente protetta e alta è la probabilità che essa possa essere ulteriormente ridotta o finanche essere soggetta alla totale scomparsa. Studi sull’area sono stati essenzialmente centrati sulle caratteristiche ecologiche, poco sulle caratteristiche geologico- geomorfologiche e di dinamica costiera; specifici studi risalgono agli anni ‘80 nell’ambito dell’Atlante delle Spiagge Italiane e a monografie a scala regionale che hanno consentito di ricostruire l’evoluzione storica del paraggio costiero. La dinamica litorale mostra, fin dal 1950, un intenso e progressivo processo erosivo che diventa ancor più cospicuo a partire dagli anni ‘70. Questo sembra essere connesso con la forte riduzione del carico solido a mare del Fiume Tevere, principale fonte di alimentazione sedimentaria delle coste centrali del Lazio. Per contrastare il fenomeno erosivo sono state costruite circa venti anni fa opere di difesa di tipo convenzionale rigido (pennello e barriera longitudinale) che hanno prodotto un pascimento (tombolo) localizzato solo nella parte meridionale (in corrispondenza di Torre Flavia) senza migliorare la situazione a nord. Negli ultimi anni l’arretramento del litorale antistante la palude si è fatto sempre più cospicuo e la riduzione/scomparsa della spiaggia sta causando l’erosione anche del cordone dunare, oramai smembrato da diversi varchi. Conseguentemente, la palude retrostante rischia di perdere le proprie peculiari caratteristiche ambientali. Il lavoro è stato svolto attraverso: 1) rilievi morfobatimetrici stagionali effettuati nell’anno 2017, 2) rilievi LiDAR del 2010, 3) rilievi morfologici di campagna 2017-2018, 4) analisi sedimentologiche della spiaggia sommersa/emersa 2017, 5) analisi di dati anemometrici di lungo periodo (1961-2010) relativi alle stazioni di Civitavecchia e di Fiumicino. I risultati sono presentati essenzialmente attraverso carte tematiche, in particolare: 1) due carte batimetriche stagionali, 2) una carta morfologica di grande dettaglio ove sono riportati dati morfometrici e morfodinamici del paraggio. Appare evidente, dai dati rilevati, che il sistema spiaggia/duna nel tempo è migrato verso terra, riducendo l’area palustre che attualmente risulta fortemente vulnerabile soprattutto nell’area centro-settentrionale. Durante le recenti, frequenti e intense fasi di tempesta l’erosione della spiaggia ha messo a nudo il fondo della palude su cui il sistema spiaggia/duna è nel tempo trasgredito. Inoltre localmente e saltuariamente il mare supera il sistema dunare penetrando nell’area protetta. L’aumentata frequenza di tali fenomeni rende particolarmente elevata la probabilità di danni ai caratteri ecologici della palude. E’ stato inoltre considerato l’atteso arretramento della linea di riva relativo al previsto innalzamento del livello marino all’anno 2050. Si è inserita, pertanto, una carta che mostra l’arretramento stimato ed evidenzia che il solo sollevamento del livello marino produrrebbe la distruzione, nella parte centrale, del sistema dunare con conseguente connessione permanente fra il mare e la Palude. L’innalzamento del livello del mare non potrà che incrementare la probabilità di onde anomale , con conseguente rischio di erosione e inondazione; ciò potrà causare l’intrusione del cuneo salino e ulteriore degrado della palude retrostante. Il paraggio della Palude di Torre Flavia andrebbe, dunque, salvaguardato con adeguate difese costiere che provvedano 1) al controllo della pendenza della spiaggia sommersa 2) al ripristino dell’ampiezza della spiaggia emersa e 3) alla ricostruzione del cordone dunare.

New maps relative to the special protection area of the Palude di Torre Flavia (central Tyrrhenian Sea - Italy) prone to severe coastal erosion / Davoli, Lina; Raffi, Rossana; Baldassarre, MAURIZIO ALESSIO; Bellotti, Piero; DI BELLA, Letizia. - In: ITALIAN JOURNAL OF ENGINEERING GEOLOGY AND ENVIRONMENT. - ISSN 2035-5688. - 2:(2019), pp. 5-12. [10.4408/IJEGE.2019-02.O-01]

New maps relative to the special protection area of the Palude di Torre Flavia (central Tyrrhenian Sea - Italy) prone to severe coastal erosion

Lina DAVOLI
;
Rossana RAFFI;Maurizio Alessio BALDASSARRE;Piero BELLOTTI;Letizia DI BELLA
2019

Abstract

This paper is aimed at Palude di Torre Flavia (SPZ IT 6030020) within the Natura 2000 Network including a coastal sector of central Tyrrhenian Sea (Italy) located about 35 km to the NW of Rome along the right sector of the Tiber River Delta, Italy. This site has a high naturalistic value because it includes a wetland area today threatened in particular by coastal erosion and partly by climate change in progress. The analysis of the shoreline evolution shows that in the past, the wetland should be wider than the current one and, during the time, it was susceptible to an ongoing reduction due to a prevailing erosive trend. This erosive character resulted in reduced backshore width and the steepening of the shoreface. Seasonal morphological profiles show that the winter profile resembles much more a summer beach profile, while the summer profile is in part characterized by winter features. This anomalous climate regime occurring during 2017 belongs to a series of climate irregularity occurring in the last years along the Italian peninsula that testify an ongoing climate change at global scale. Two objectives are proposed: i) understanding the coastal dynamics processes that induce erosion phenomena; ii) editing the geomorphological map using the ISPRA-AIGeo legend recently applied for several Italian coastal sites. It is proposed to identify, characterize and map the forms of the coastal landscape with the purpose of providing a useful tool to evaluate the coastal hazard and to support future land planning and management.
2019
Il presente lavoro rientra nel progetto di Ateneo Sapienza di Roma “Cliff slope failures in the coastal morpho-dynamics: from back- to forward-analysis of processes through monitoring and multi-modelling approaches”. Lo studio si prefigge di individuare le principali problematiche di erosione costiera dell’area protetta nota come Palude di Torre Flavia, sita fra i comuni di Ladispoli e Cerveteri a circa 35 km a NW di Roma. L’area di studio è uno degli ultimi relitti di paludi costiere, largamente presenti in passato nell’Agro Romano. Attualmente la palude è ampia 0.16 km2 e presenta una forma pressoché triangolare, essa risulta separata dal mare da un sistema spiaggia/duna che si allunga da Torre Flavia verso nord-ovest per circa 1 km. Quest’area naturale in passato aveva una estensione maggiore. Recentemente è stata bonificata e trasformata in parte in zona coltivata e parzialmente urbanizzata, in parte preservata come area umida protetta (Zona di Protezione Speciale ZPS IT 6030020, in accordo con le Direttive Comunitarie sulla Conservazione degli Uccelli 79/409/CEE e 2009/147/CE) gestita dalla Città Metropolitana di Roma. Questa zona attualmente è fortemente minacciata da fenomeni di erosione della spiaggia e della duna costiera antistanti la Palude. Nonostante la sua importanza naturalistica a livello nazionale, l’area non appare sufficientemente protetta e alta è la probabilità che essa possa essere ulteriormente ridotta o finanche essere soggetta alla totale scomparsa. Studi sull’area sono stati essenzialmente centrati sulle caratteristiche ecologiche, poco sulle caratteristiche geologico- geomorfologiche e di dinamica costiera; specifici studi risalgono agli anni ‘80 nell’ambito dell’Atlante delle Spiagge Italiane e a monografie a scala regionale che hanno consentito di ricostruire l’evoluzione storica del paraggio costiero. La dinamica litorale mostra, fin dal 1950, un intenso e progressivo processo erosivo che diventa ancor più cospicuo a partire dagli anni ‘70. Questo sembra essere connesso con la forte riduzione del carico solido a mare del Fiume Tevere, principale fonte di alimentazione sedimentaria delle coste centrali del Lazio. Per contrastare il fenomeno erosivo sono state costruite circa venti anni fa opere di difesa di tipo convenzionale rigido (pennello e barriera longitudinale) che hanno prodotto un pascimento (tombolo) localizzato solo nella parte meridionale (in corrispondenza di Torre Flavia) senza migliorare la situazione a nord. Negli ultimi anni l’arretramento del litorale antistante la palude si è fatto sempre più cospicuo e la riduzione/scomparsa della spiaggia sta causando l’erosione anche del cordone dunare, oramai smembrato da diversi varchi. Conseguentemente, la palude retrostante rischia di perdere le proprie peculiari caratteristiche ambientali. Il lavoro è stato svolto attraverso: 1) rilievi morfobatimetrici stagionali effettuati nell’anno 2017, 2) rilievi LiDAR del 2010, 3) rilievi morfologici di campagna 2017-2018, 4) analisi sedimentologiche della spiaggia sommersa/emersa 2017, 5) analisi di dati anemometrici di lungo periodo (1961-2010) relativi alle stazioni di Civitavecchia e di Fiumicino. I risultati sono presentati essenzialmente attraverso carte tematiche, in particolare: 1) due carte batimetriche stagionali, 2) una carta morfologica di grande dettaglio ove sono riportati dati morfometrici e morfodinamici del paraggio. Appare evidente, dai dati rilevati, che il sistema spiaggia/duna nel tempo è migrato verso terra, riducendo l’area palustre che attualmente risulta fortemente vulnerabile soprattutto nell’area centro-settentrionale. Durante le recenti, frequenti e intense fasi di tempesta l’erosione della spiaggia ha messo a nudo il fondo della palude su cui il sistema spiaggia/duna è nel tempo trasgredito. Inoltre localmente e saltuariamente il mare supera il sistema dunare penetrando nell’area protetta. L’aumentata frequenza di tali fenomeni rende particolarmente elevata la probabilità di danni ai caratteri ecologici della palude. E’ stato inoltre considerato l’atteso arretramento della linea di riva relativo al previsto innalzamento del livello marino all’anno 2050. Si è inserita, pertanto, una carta che mostra l’arretramento stimato ed evidenzia che il solo sollevamento del livello marino produrrebbe la distruzione, nella parte centrale, del sistema dunare con conseguente connessione permanente fra il mare e la Palude. L’innalzamento del livello del mare non potrà che incrementare la probabilità di onde anomale , con conseguente rischio di erosione e inondazione; ciò potrà causare l’intrusione del cuneo salino e ulteriore degrado della palude retrostante. Il paraggio della Palude di Torre Flavia andrebbe, dunque, salvaguardato con adeguate difese costiere che provvedano 1) al controllo della pendenza della spiaggia sommersa 2) al ripristino dell’ampiezza della spiaggia emersa e 3) alla ricostruzione del cordone dunare.
beach erosion; wetland; geomorphological map; wave climate; Tyrrhenian Sea
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
New maps relative to the special protection area of the Palude di Torre Flavia (central Tyrrhenian Sea - Italy) prone to severe coastal erosion / Davoli, Lina; Raffi, Rossana; Baldassarre, MAURIZIO ALESSIO; Bellotti, Piero; DI BELLA, Letizia. - In: ITALIAN JOURNAL OF ENGINEERING GEOLOGY AND ENVIRONMENT. - ISSN 2035-5688. - 2:(2019), pp. 5-12. [10.4408/IJEGE.2019-02.O-01]
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