Sulla configurabilità della servitù di parcheggio

La sentenza in commento torna ad affrontare l’annosa questione della astratta configurabilità, nel nostro ordinamento, della servitù di parcheggio. Nell’accogliere il ricorso, la Suprema Corte si discosta dall’orientamento giurisprudenziale dominante e afferma la piena compatibilità tra il diritto di parcheggiare e la disciplina codicistica delle servitù prediali. Il seguente contributo è volto ad analizzare l’iter logico-giuridico della decisione, al fine di mettere in luce le ragioni poste a fondamento di tale mutamento prospettico. In particolare, ci si concentrerà sulla nozione di utilità , la quale, nella sua duttilità , sembra costituire il fulcro della pronuncia in esame.