La valutazione automatica su base catastale nell’imposta di successione

La Commissione tributaria provinciale di Genova, con la sentenza annotata, ha ritenuto legittimo l'operato dell'Agenzia delle entrate che, mediante due avvisi di rettifica e liquidazione, ha proceduto, dapprima, a disconoscere in capo ad una contribuente i requisiti per poter beneficiare dell'agevolazione prima casa relativamente ad un immobile caduto in successione e, successivamente, a rettificare il valore di tale immobile, sulla base di una rigorosa applicazione della norma contenuta nell'art. 34, comma 5, del d. lgs. n. 346 del 1990, in tema di imposta sulle successioni e donazioni, per avere la contribuente indicato, nella dichiarazione di successione presentata in morte del proprio coniuge, un valore inferiore rispetto al valore catastale corretto con riferimento all'immobile in questione. Il presente contributo si propone di analizzare la vicenda, che si viene a collocare in un particolare contesto storico, caratterizzato da profondi mutamenti sia nella disciplina della fiscalità immobiliare sia nel modo di ristrutturare il rapporto Fisco- contribuente.