Introduzione I soggetti anziani sono spesso affetti da patologie croniche per le quali può presentarsi una complicanza trattabile con la chirurgia. Lo stress relativo al perioperatorio, associato alla vulnerabilità psicofisiologica di questi pazienti, può incidere negativamente sul decorso clinico. Il ricovero in terapia intensiva è un’ulteriore fonte di destabilizzazione a causa di fattori ambientali e iatrogeni che contribuiscono all’alterazione dei ritmi circadiani. L’assunzione di cibo stimola il metabolismo che, a sua volta, è interdipendente da un asse intestino-cervello. Scopo del nostro studio è stato quello di ridurre i tempi di digiuno perioperatorio attraverso la pronta somministrazione della miscela enterale seguendo la più fisiologica alternanza giorno-notte. Metodi Abbiamo considerato i pazienti con età>80 anni, sottoposti ad intervento di chirurgia addominale in urgenza e ricoverati nel reparto di terapia intensiva post- operatoria (TIPO) dell’ospedale Sant'Andrea di Roma nel periodo settembre 2017- febbraio 2019. Tutti i pazienti, valutati secondo il Malnutrition Universal Screening Tool (MUST) necessitavano di nutrizione. A tutti i pazienti è stata somministrata una miscela enterale attraverso sondino naso gastrico dalle ore 06.00 alle ore 22.00 per le prime 48 ore postoperatorie. All’ingresso in TIPO sono stati registrati il body mass index, il punteggio ASA e il punteggio relativo alle scale di Barthel e di fragilità clinica. La durata della degenza in TIPO è stata annotata a fine ricovero. Risultati I pazienti studiati sono stati 63 (44M / 19F, età media 86,2aa, BMI 19,8). La media dei dati registrati è riportata in tabella. Nove pazienti sono morti nelle 48 ore successive all’intervento. Gli altri pazienti hanno recuperato la peristalsi in prima giornata post-operatoria. In terza giornata, cinque pazienti erano ancora intubati ed hanno proseguito l’assunzione di nutrizione enterale raggiungendo il target nutrizionale. Tutti gli altri pazienti, estubati ed in respiro spontaneo, hanno ripreso un’alimentazione fisiologicaIn due pazienti si sono verificati tre episodi ipoglicemici la mattina prima della ripresa della NE senza sintomatologia clinica associata. Sei pazienti hanno avuto bisogno di farmaci ansiolitici per l’agitazione psicomotoria nelle prime 48 ore di degenza nonostante la presenza dei familiari Conclusioni L’asse intestino-cervello comprende interazioni fra agenti stressogeni e risposta intestinale mediate dal microbiota. Mantenere un buon equilibrio metabolico, garantito dall’interazione dinamica fra apparato gastrointestinale e nutrizione, è fondamentale nei soggetti fragili sottoposti a stress. Il rapido ripristino di un’alimentazione fisiologica in questi soggetti, infatti, può contribuire considerevolmente a migliorare l’outcome a breve termine.

MANTENERE L’EQUILIBRIO INTESTINO-CERVELLO NEI PAZIENTI ANZIANI SOTTOPOSTI A CHIRURGIA D’URGENZA RISPETTANDO IL RITMO CIRCADIANO / Sgarlata, P.; Basili, Benedetta; Boninsegna, R.; Alampi, D.. - (2019). (Intervento presentato al convegno ICARE 2019 tenutosi a Roma).

MANTENERE L’EQUILIBRIO INTESTINO-CERVELLO NEI PAZIENTI ANZIANI SOTTOPOSTI A CHIRURGIA D’URGENZA RISPETTANDO IL RITMO CIRCADIANO

P. Sgarlata
;
BASILI, BENEDETTA;D. Alampi
Investigation
2019

Abstract

Introduzione I soggetti anziani sono spesso affetti da patologie croniche per le quali può presentarsi una complicanza trattabile con la chirurgia. Lo stress relativo al perioperatorio, associato alla vulnerabilità psicofisiologica di questi pazienti, può incidere negativamente sul decorso clinico. Il ricovero in terapia intensiva è un’ulteriore fonte di destabilizzazione a causa di fattori ambientali e iatrogeni che contribuiscono all’alterazione dei ritmi circadiani. L’assunzione di cibo stimola il metabolismo che, a sua volta, è interdipendente da un asse intestino-cervello. Scopo del nostro studio è stato quello di ridurre i tempi di digiuno perioperatorio attraverso la pronta somministrazione della miscela enterale seguendo la più fisiologica alternanza giorno-notte. Metodi Abbiamo considerato i pazienti con età>80 anni, sottoposti ad intervento di chirurgia addominale in urgenza e ricoverati nel reparto di terapia intensiva post- operatoria (TIPO) dell’ospedale Sant'Andrea di Roma nel periodo settembre 2017- febbraio 2019. Tutti i pazienti, valutati secondo il Malnutrition Universal Screening Tool (MUST) necessitavano di nutrizione. A tutti i pazienti è stata somministrata una miscela enterale attraverso sondino naso gastrico dalle ore 06.00 alle ore 22.00 per le prime 48 ore postoperatorie. All’ingresso in TIPO sono stati registrati il body mass index, il punteggio ASA e il punteggio relativo alle scale di Barthel e di fragilità clinica. La durata della degenza in TIPO è stata annotata a fine ricovero. Risultati I pazienti studiati sono stati 63 (44M / 19F, età media 86,2aa, BMI 19,8). La media dei dati registrati è riportata in tabella. Nove pazienti sono morti nelle 48 ore successive all’intervento. Gli altri pazienti hanno recuperato la peristalsi in prima giornata post-operatoria. In terza giornata, cinque pazienti erano ancora intubati ed hanno proseguito l’assunzione di nutrizione enterale raggiungendo il target nutrizionale. Tutti gli altri pazienti, estubati ed in respiro spontaneo, hanno ripreso un’alimentazione fisiologicaIn due pazienti si sono verificati tre episodi ipoglicemici la mattina prima della ripresa della NE senza sintomatologia clinica associata. Sei pazienti hanno avuto bisogno di farmaci ansiolitici per l’agitazione psicomotoria nelle prime 48 ore di degenza nonostante la presenza dei familiari Conclusioni L’asse intestino-cervello comprende interazioni fra agenti stressogeni e risposta intestinale mediate dal microbiota. Mantenere un buon equilibrio metabolico, garantito dall’interazione dinamica fra apparato gastrointestinale e nutrizione, è fondamentale nei soggetti fragili sottoposti a stress. Il rapido ripristino di un’alimentazione fisiologica in questi soggetti, infatti, può contribuire considerevolmente a migliorare l’outcome a breve termine.
2019
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