Riconosciamo i modelli culturali con cui gli attori sociali rappresentano la consulenza psicologica come fattore regolativo delle forme di partecipazione al setting dell’intervento (Guidi et al. 2010; Guidi, Salvatore, 2012; Venuleo, Guidi, 2011). Il contributo presenta i risultati di uno studio volto a rilevare i modelli culturali della consulenza psicologica espressi dai docenti della scuola italiana. La ricerca ha utilizzato un questionario Venerdì 27 mattina - Simposi 39 costruito ad hoc, con una metodologia di matrice psicodinamica, la metodologia ISO (Carli, Salvatore, 2001). Lo strumento è stato somministrato a 829 insegnanti delle scuole primarie e superiori di I° e II° grado del Nord, Centro e Sud Italia. Le risposte ottenute sono state sottoposte ad Analisi delle Corrispondenze Multiple (ACM) e ad Analisi dei Cluster (AC). L’ACM ha consentito di identificare le due principali dimensioni simboliche che organizzano le risposte dei docenti. Una concerne la funzione psicologica (mediazione a supporto della relazione con l’utenza versus sviluppo della professionalità docente); l’altra l’utilità del servizio (valorizzazione versus svalutazione). L’AC ha permesso di identificare 5 profili di risposta, indicatori di altrettanti modelli culturali attivi entro la matrice simbolica rilevata. Essi riflettono una diversa simbolizzazione della funzione e dell’utilità della consulenza psicologica. In particolare, l’ancoraggio dell’intervento alle Marginalità (i singoli “alunni difficili”) e alla tecnicalità didattica sembra produrre come precipitato simbolico un deterioramento dell’immagine della consulenza. Si propone un confronto con l’immagine della funzione professionale emergente da studenti di psicologia all’inizio e alla fine del percorso universitario, con l’intento di riflettere sulla capacità dei corsi di laurea di promuovere un’identità professionale in grado di interagire con le domande del territorio e di promuoverne lo sviluppo.
L’IMMAGINE DELLA CONSULENZA PSICOLOGICA PRESSO I DOCENTI DELLA SCUOLA ITALIANA. UN PRE-TESTO PER RIFLETTERE SULLE DOMANDE DI INTERVENTO DEL TERRITORIO E LE ESIGENZE DELLA FORMAZIONE IN PSICOLOGIA / Venuleo, C.; Guidi, M.; Salvatore, S.; Mossi, P.; Calogiuri, S.. - (2013), pp. 38-39. (Intervento presentato al convegno XV CONGRESSO NAZIONALE DELLA SEZIONE DI PSICOLOGIA CLINICA E DINAMICA /AIP Associazione Italiana di Psicologia tenutosi a NAPOLI).
L’IMMAGINE DELLA CONSULENZA PSICOLOGICA PRESSO I DOCENTI DELLA SCUOLA ITALIANA. UN PRE-TESTO PER RIFLETTERE SULLE DOMANDE DI INTERVENTO DEL TERRITORIO E LE ESIGENZE DELLA FORMAZIONE IN PSICOLOGIA
Venuleo C.;Guidi M.;Salvatore S.;
2013
Abstract
Riconosciamo i modelli culturali con cui gli attori sociali rappresentano la consulenza psicologica come fattore regolativo delle forme di partecipazione al setting dell’intervento (Guidi et al. 2010; Guidi, Salvatore, 2012; Venuleo, Guidi, 2011). Il contributo presenta i risultati di uno studio volto a rilevare i modelli culturali della consulenza psicologica espressi dai docenti della scuola italiana. La ricerca ha utilizzato un questionario Venerdì 27 mattina - Simposi 39 costruito ad hoc, con una metodologia di matrice psicodinamica, la metodologia ISO (Carli, Salvatore, 2001). Lo strumento è stato somministrato a 829 insegnanti delle scuole primarie e superiori di I° e II° grado del Nord, Centro e Sud Italia. Le risposte ottenute sono state sottoposte ad Analisi delle Corrispondenze Multiple (ACM) e ad Analisi dei Cluster (AC). L’ACM ha consentito di identificare le due principali dimensioni simboliche che organizzano le risposte dei docenti. Una concerne la funzione psicologica (mediazione a supporto della relazione con l’utenza versus sviluppo della professionalità docente); l’altra l’utilità del servizio (valorizzazione versus svalutazione). L’AC ha permesso di identificare 5 profili di risposta, indicatori di altrettanti modelli culturali attivi entro la matrice simbolica rilevata. Essi riflettono una diversa simbolizzazione della funzione e dell’utilità della consulenza psicologica. In particolare, l’ancoraggio dell’intervento alle Marginalità (i singoli “alunni difficili”) e alla tecnicalità didattica sembra produrre come precipitato simbolico un deterioramento dell’immagine della consulenza. Si propone un confronto con l’immagine della funzione professionale emergente da studenti di psicologia all’inizio e alla fine del percorso universitario, con l’intento di riflettere sulla capacità dei corsi di laurea di promuovere un’identità professionale in grado di interagire con le domande del territorio e di promuoverne lo sviluppo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.