Questo volume fornisce una descrizione attuale della lingua dei segni italiana e dei suoi utenti. Da quando il termine LIS è stato utilizzato per la prima volta, negli ultimi trenta anni è mutata la prospettiva teorica e profondi cambiamenti sono occorsi nella comunità delle persone, sorde e udenti, che oggi utilizzano questa lingua. A partire da dati empirici di ricerca, vengono descritte le componenti articolatorie della LIS con le possibilità che queste hanno di combinarsi tra loro generando unità di senso, deittiche, lessicali e di trasferimento ed enunciati di un discorso e di una conversazione. In particolare, viene considerato come la lingua si modifica nel tempo, in relazione all’area geografica, all’interlocutore e al contesto comunicativo. Tutti gli esempi riportati nel volume con illustrazioni e Sign Writing sono accessibili direttamente in video tramite codice QR. Questa nuova descrizione propone un capovolgimento di prospettiva rispetto al passato: le lingue dei segni non vengono più descritte sulla base delle proprietà delle lingue vocali, ma sono piuttosto le caratteristiche semiotiche e strutturali delle lingue dei segni a rivelarsi fondamentali nel funzionamento di tutte le lingue portandoci a considerare il linguaggio, segnato o parlato, come un fenomeno multimodale e multilineare.

Descrivere la lingua dei segni italiana. Una prospettiva cognitiva e sociosemiotica / Volterra, Virginia; Roccaforte, Maria; DI RENZO, Alessio; Fontana, Sabina. - (2019).

Descrivere la lingua dei segni italiana. Una prospettiva cognitiva e sociosemiotica

Maria Roccaforte;Alessio Di Renzo;
2019

Abstract

Questo volume fornisce una descrizione attuale della lingua dei segni italiana e dei suoi utenti. Da quando il termine LIS è stato utilizzato per la prima volta, negli ultimi trenta anni è mutata la prospettiva teorica e profondi cambiamenti sono occorsi nella comunità delle persone, sorde e udenti, che oggi utilizzano questa lingua. A partire da dati empirici di ricerca, vengono descritte le componenti articolatorie della LIS con le possibilità che queste hanno di combinarsi tra loro generando unità di senso, deittiche, lessicali e di trasferimento ed enunciati di un discorso e di una conversazione. In particolare, viene considerato come la lingua si modifica nel tempo, in relazione all’area geografica, all’interlocutore e al contesto comunicativo. Tutti gli esempi riportati nel volume con illustrazioni e Sign Writing sono accessibili direttamente in video tramite codice QR. Questa nuova descrizione propone un capovolgimento di prospettiva rispetto al passato: le lingue dei segni non vengono più descritte sulla base delle proprietà delle lingue vocali, ma sono piuttosto le caratteristiche semiotiche e strutturali delle lingue dei segni a rivelarsi fondamentali nel funzionamento di tutte le lingue portandoci a considerare il linguaggio, segnato o parlato, come un fenomeno multimodale e multilineare.
2019
978-88-15-28476-1
lingua dei segni italiana; linguistica; psicolinguistica; approccio cognitivo e sociosemiotico
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Descrivere la lingua dei segni italiana. Una prospettiva cognitiva e sociosemiotica / Volterra, Virginia; Roccaforte, Maria; DI RENZO, Alessio; Fontana, Sabina. - (2019).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1306088
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