Nel Morgante di Luigi Pulci l’ambientazione boschiva costituisce lo scenario di molte avventure. I molti boschi del poema sono teatro di vicende diverse e possono assumere significati per lo più attesi: sono luoghi di erranza e di incontro, assumono la connotazione di bosco-deserto, luogo lontano dalle zone abitate, e dunque selvaggio; nei boschi i personaggi sperimentano la fame e la sete, oppure trovano cibo; il bosco-selva è luogo del peccato, come in Dante, dello smarrimento e del ritrovamento di una via, magari grazie a una guida inaspettata. Nelle prossimità di un bosco è ambientato il primo incontro tra Orlando e Morgante, in un bosco Rinaldo uccide il mostro d’inferno del cantare 5, così come quasi interamente boschive sono le avventure tra Morgante e Margutte nei cantari 18-19. D’altra parte il bosco come ambientazione del racconto sembra sussistere fino al cantare 23: da quel momento in poi il bosco (specie il boschetto) viene menzionato nelle dichiarazioni di poetica (alle «muse dei Pulci» si associano spesso i boschetti), nella vicenda dal carattere fortemente metanarrativo del Marguttino al cantare 24, compare nei discorsi tra Carlo e Gano a rotta avvenuta; il bosco, infine, ospiterà i resti di Gano, dopo il suo supplizio. Sembra così sussistere una connessione profonda tra il bosco e l’espressione della creatività pulciana.
"Boschi" e "boschetti" nel Morgante di Luigi Pulci: poesia, magia, tradizione / Perrotta, Annalisa. - (2019), pp. 235-253. (Intervento presentato al convegno Luigi Pulci, La Firenze laurenziana e il Morgante tenutosi a Modena, Accademia Nazionale di Scienze Lettere Arti\).
"Boschi" e "boschetti" nel Morgante di Luigi Pulci: poesia, magia, tradizione
Annalisa Perrotta
2019
Abstract
Nel Morgante di Luigi Pulci l’ambientazione boschiva costituisce lo scenario di molte avventure. I molti boschi del poema sono teatro di vicende diverse e possono assumere significati per lo più attesi: sono luoghi di erranza e di incontro, assumono la connotazione di bosco-deserto, luogo lontano dalle zone abitate, e dunque selvaggio; nei boschi i personaggi sperimentano la fame e la sete, oppure trovano cibo; il bosco-selva è luogo del peccato, come in Dante, dello smarrimento e del ritrovamento di una via, magari grazie a una guida inaspettata. Nelle prossimità di un bosco è ambientato il primo incontro tra Orlando e Morgante, in un bosco Rinaldo uccide il mostro d’inferno del cantare 5, così come quasi interamente boschive sono le avventure tra Morgante e Margutte nei cantari 18-19. D’altra parte il bosco come ambientazione del racconto sembra sussistere fino al cantare 23: da quel momento in poi il bosco (specie il boschetto) viene menzionato nelle dichiarazioni di poetica (alle «muse dei Pulci» si associano spesso i boschetti), nella vicenda dal carattere fortemente metanarrativo del Marguttino al cantare 24, compare nei discorsi tra Carlo e Gano a rotta avvenuta; il bosco, infine, ospiterà i resti di Gano, dopo il suo supplizio. Sembra così sussistere una connessione profonda tra il bosco e l’espressione della creatività pulciana.File | Dimensione | Formato | |
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