PREMESSA. Lo studio che si propone prende le mosse dalla considerazione che alla crescita dei flussi migratori, registrata nell’ultimo decennio, non corrisponde una risposta istituzionale a livello regionale/locale in termini di politica di accoglienza. Dopo un decennio di rapida intensificazione dei fenomeni legati al movimento delle persone, la “questione immigrazione” non è trattata a livello regionale/locale in modo organico o con la necessaria efficacia. OBIETTIVO: Da questa premessa il nostro lavoro presenta una riflessione sulla tassonomia degli immigrati e dei migranti e sul linguaggio che i mass media utilizzano per descrivere il fenomeno di uscita e di entrata in Italia. Le parole utilizzate, dal titolo e dall’occhiello, classificano e stigmatizzano a proposito delle diverse categorie di “straniero”. FONTI UTILIZZATE: Dati statistici generati dal Ministero dell’Interno, AIRE per ricostruire i flussi di entrata e uscita; per analizzare le politiche rivolte agli immigrati, si prende in considerazione un campione di Piani sociali di zona e somministrano Interviste a Testimoni Privilegiati che operano nel settore dei servizi sociali. Si analizzano titoli e sottotitoli di alcune Testate giornalistiche nazionali sul fenomeno migratorio. IPOTESI DI LAVORO. S’ipotizza:1) l’uso di un diverso “vocabolario” per descrivere gli italiani che emigrano (fonte AIRE) da quelli che arrivano in Italia (fonte Ministero dell’Interno) costruendo percezioni, opinioni e atteggiamenti, alzando o abbassando livello d’attenzione e di rilevanza dei due fenomeni.2) la geografia multiforme dei servizi a livello locale, che segue il percorso di un migrante che arriva sulle coste italiane e poi entra nel sistema di accoglienza. Il sistema di accoglienza richiede un’azione pro-attiva da parte dei comuni, che non sempre, principalmente per convenienza politica, sono disponibili a gestire un progetto di accoglienza nei propri territori.
Dalle parole ai servizi. Una ricerca sulla politica mediatica e sulla politica dei servizi / Ciocia, Antonella; Antonutti, Marco. - (2018). (Intervento presentato al convegno XI Conferenza ESPAnet Italia - OLTRE LA CONTINUITÀ LE SFIDE DEL WELFARE IN UN MONDO GLOBALE tenutosi a Firenze).
Dalle parole ai servizi. Una ricerca sulla politica mediatica e sulla politica dei servizi
Ciocia, Antonella
Primo
Conceptualization
;Antonutti, MarcoSecondo
Methodology
2018
Abstract
PREMESSA. Lo studio che si propone prende le mosse dalla considerazione che alla crescita dei flussi migratori, registrata nell’ultimo decennio, non corrisponde una risposta istituzionale a livello regionale/locale in termini di politica di accoglienza. Dopo un decennio di rapida intensificazione dei fenomeni legati al movimento delle persone, la “questione immigrazione” non è trattata a livello regionale/locale in modo organico o con la necessaria efficacia. OBIETTIVO: Da questa premessa il nostro lavoro presenta una riflessione sulla tassonomia degli immigrati e dei migranti e sul linguaggio che i mass media utilizzano per descrivere il fenomeno di uscita e di entrata in Italia. Le parole utilizzate, dal titolo e dall’occhiello, classificano e stigmatizzano a proposito delle diverse categorie di “straniero”. FONTI UTILIZZATE: Dati statistici generati dal Ministero dell’Interno, AIRE per ricostruire i flussi di entrata e uscita; per analizzare le politiche rivolte agli immigrati, si prende in considerazione un campione di Piani sociali di zona e somministrano Interviste a Testimoni Privilegiati che operano nel settore dei servizi sociali. Si analizzano titoli e sottotitoli di alcune Testate giornalistiche nazionali sul fenomeno migratorio. IPOTESI DI LAVORO. S’ipotizza:1) l’uso di un diverso “vocabolario” per descrivere gli italiani che emigrano (fonte AIRE) da quelli che arrivano in Italia (fonte Ministero dell’Interno) costruendo percezioni, opinioni e atteggiamenti, alzando o abbassando livello d’attenzione e di rilevanza dei due fenomeni.2) la geografia multiforme dei servizi a livello locale, che segue il percorso di un migrante che arriva sulle coste italiane e poi entra nel sistema di accoglienza. Il sistema di accoglienza richiede un’azione pro-attiva da parte dei comuni, che non sempre, principalmente per convenienza politica, sono disponibili a gestire un progetto di accoglienza nei propri territori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.