Recentemente la Società Italiana Talassemia ed Emoglobinopatie (SITE) ha prodotto le prime raccomandazioni nazionali per la gestione del rischio infettivo nelle asplenie, dirigendo in tal modo la strategia formativa ed educativa in questo ambito altamente carente. Al fine di valutare il grado di copertura vaccinale in un’ampia popolazione di pazienti asplenici, abbiamo analizzato i dati del Network Italiano Asplenia per definire eventuali criticità e attività formative prioritarie. Sono stati valutati 1352 pazienti asplenici affetti da anemia emolitica congenita (407), talassemia trasfusione- dipendente (334), falcemia (204), talassemia non trasfusione- dipendente (152), malattie autoimmunitarie (122), disordini non ematoncologici (58), patologie oncologiche (57), immunodeficit (10) e asplenia congenita (8). Considerando il numero di pazienti che avevano ricevuto almeno una dose di ogni vaccino, 419 (31%) non aveva ricevuto neanche una dose tra i vaccini raccomandati, 689 pazienti (51%) avevano ricevuto una dose di vaccino antipneumococcico polisaccaridico, 370 (27%) una dose di vaccino antipneumococcico coniugato 13- valente, 175 (13%) pazienti una dose di vaccino antipneumococcico 7-valente. La vaccinazione contro l’ Haemophilus influenzae b era riportata in 609 pazienti (47%), mentre 676 pazienti (50%) aveva praticato almeno una dose di un vaccino antimeningococcico (monovalente o quadrivalente, coniugato o polisaccaridico). Questi dati dimostrano la necessità di aumentare la formazione in ambito preventivo, maggiormente nei gruppi ad alto rischio come i pazienti asplenici, e rispondono alla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di implementare tutte le strategie grazie alle quali “ogni individuo, indipendentemente da dove sia nato, dove viva e chi sia, possa godere di una vita libera dalle malattie prevenibili da vaccinazione, grazie alla disponibilità dei vaccini, che deve essere garantita dalle Autorità Sanitarie, e da una politica coerente con gli obiettivi di Health 2020 e di altre strategie e politiche regionali fondamentali”. Inoltre, tra gli obiettivi del Piano Europeo per le Vaccinazioni 2015- 2020 vi è l’attivazione di “meccanismi di monitoraggio e valutazione coerenti e rilevanti, per controllare l'attuazione e l’efficacia del piano vaccinale stesso” e le azioni del Network Italiano Asplenia supportate dalla SITE possono garantirne il raggiungimento in gruppi ad alto rischio

Network Italiano Asplenia: dati allarmanti sullo stato di copertura vaccinale nei pazienti asplenici registrati / Casale, Maddalena; Forni Gian, Luca; Signoriello, Giuseppe; Masera, Nicoletta; Corti, Paola; Cesaro, Simone; Giona, Fiorina; Saracco, Paola; Graziadei, Giovanna; Barella, Susanna; Zecca, Marco; Colombatti, Raffaella; Ladogana, Saverio; Baronci, Carlo; Pellegrina, Pugliese; Notarangelo Lucia, Dora. - (2018). (Intervento presentato al convegno SOCIETA' ITALIANA TALASSEMIE ED EMOGLOBINOPATIE (SITE) tenutosi a ROMA).

Network Italiano Asplenia: dati allarmanti sullo stato di copertura vaccinale nei pazienti asplenici registrati

Giona Fiorina;
2018

Abstract

Recentemente la Società Italiana Talassemia ed Emoglobinopatie (SITE) ha prodotto le prime raccomandazioni nazionali per la gestione del rischio infettivo nelle asplenie, dirigendo in tal modo la strategia formativa ed educativa in questo ambito altamente carente. Al fine di valutare il grado di copertura vaccinale in un’ampia popolazione di pazienti asplenici, abbiamo analizzato i dati del Network Italiano Asplenia per definire eventuali criticità e attività formative prioritarie. Sono stati valutati 1352 pazienti asplenici affetti da anemia emolitica congenita (407), talassemia trasfusione- dipendente (334), falcemia (204), talassemia non trasfusione- dipendente (152), malattie autoimmunitarie (122), disordini non ematoncologici (58), patologie oncologiche (57), immunodeficit (10) e asplenia congenita (8). Considerando il numero di pazienti che avevano ricevuto almeno una dose di ogni vaccino, 419 (31%) non aveva ricevuto neanche una dose tra i vaccini raccomandati, 689 pazienti (51%) avevano ricevuto una dose di vaccino antipneumococcico polisaccaridico, 370 (27%) una dose di vaccino antipneumococcico coniugato 13- valente, 175 (13%) pazienti una dose di vaccino antipneumococcico 7-valente. La vaccinazione contro l’ Haemophilus influenzae b era riportata in 609 pazienti (47%), mentre 676 pazienti (50%) aveva praticato almeno una dose di un vaccino antimeningococcico (monovalente o quadrivalente, coniugato o polisaccaridico). Questi dati dimostrano la necessità di aumentare la formazione in ambito preventivo, maggiormente nei gruppi ad alto rischio come i pazienti asplenici, e rispondono alla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di implementare tutte le strategie grazie alle quali “ogni individuo, indipendentemente da dove sia nato, dove viva e chi sia, possa godere di una vita libera dalle malattie prevenibili da vaccinazione, grazie alla disponibilità dei vaccini, che deve essere garantita dalle Autorità Sanitarie, e da una politica coerente con gli obiettivi di Health 2020 e di altre strategie e politiche regionali fondamentali”. Inoltre, tra gli obiettivi del Piano Europeo per le Vaccinazioni 2015- 2020 vi è l’attivazione di “meccanismi di monitoraggio e valutazione coerenti e rilevanti, per controllare l'attuazione e l’efficacia del piano vaccinale stesso” e le azioni del Network Italiano Asplenia supportate dalla SITE possono garantirne il raggiungimento in gruppi ad alto rischio
2018
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