Lo scopo del presente articolo è la comprensione del ruolo dell’intuizione estetica nella filosofia di Schelling; in particolare l’attenzione è focalizzata sugli ultimi due paragrafi dell’opera del 1800 System des transzendentalen Idealismus. Il nucleo d’interesse è, più nello specifico, la relazione tra l’intuizione artistica e la soggettività, l’Io, cioè l’origine della filosofia trascendentale. Il contributo dell’arte è necessario per Schelling nella misura in cui lo scopo del filosofo è quello di rendere la propria scienza perfetta, dato che solo durante la produzione artistica viene meno l’opposizione tra attività consapevole e attività inconsapevole. Attraverso un breve confronto con alcuni passi della kantiana Kritik der Urteilskraft, l’oggettività raggiunta da Schelling sarà considerata come la tappa finale – decisiva – verso la nuova mitologia, cioè verso la realizzazione della speranza filosofica del superamento della contraddizione tra libertà e necessità.
Das Ich auf dem Weg zur neuen Mythologie. Die ästhetische Anschauung als Objektivierungsursprung im System des transzendentalen Idealismus Schellings / Tarli, Simone. - In: POLEMOS. - ISSN 2281-9517. - 2, 2017:X(2017), pp. 103-120. [10.19280/P2017-2-006]
Das Ich auf dem Weg zur neuen Mythologie. Die ästhetische Anschauung als Objektivierungsursprung im System des transzendentalen Idealismus Schellings
TARLI, SIMONE
2017
Abstract
Lo scopo del presente articolo è la comprensione del ruolo dell’intuizione estetica nella filosofia di Schelling; in particolare l’attenzione è focalizzata sugli ultimi due paragrafi dell’opera del 1800 System des transzendentalen Idealismus. Il nucleo d’interesse è, più nello specifico, la relazione tra l’intuizione artistica e la soggettività, l’Io, cioè l’origine della filosofia trascendentale. Il contributo dell’arte è necessario per Schelling nella misura in cui lo scopo del filosofo è quello di rendere la propria scienza perfetta, dato che solo durante la produzione artistica viene meno l’opposizione tra attività consapevole e attività inconsapevole. Attraverso un breve confronto con alcuni passi della kantiana Kritik der Urteilskraft, l’oggettività raggiunta da Schelling sarà considerata come la tappa finale – decisiva – verso la nuova mitologia, cioè verso la realizzazione della speranza filosofica del superamento della contraddizione tra libertà e necessità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tarli_Das-Ich_2017.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
360.27 kB
Formato
Adobe PDF
|
360.27 kB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.