Nelle città, siano esse di piccole o grandi dimensioni, storiche o non, ai margini o centrali, è fondamentale la valorizzazione delle risorse esistenti e del tessuto stratificato. Il tessuto nasce dall’insieme dei pieni e dei vuoti, ma anche dagli interventi temporanei, dagli eventi, dai servizi e dai cittadini che ne fanno parte. I luoghi che compongono la città vengono identificati non più come contesti ma come veri e propri testi. In tale quadro, il ruolo del disegno, e quello della cosiddetta “grafica ambientale”, diventa più significativo quando interessa la sfera della comunicazione e si fonde con i manufatti necessari alle azioni quotidiane. L’articolo si concentra sull’osservazione critica di opere realizzate in differenti contesti urbani e di diversa natura, siano esse statiche o dinamiche: dalla vestizione delle cesate di cantiere, alla urban art, ai meccanismi legati agli eventi. Le riflessioni contribuiscono a creare un quadro conoscitivo sulle forme di espressività urbana e sottolineeranno come la grafica ambientale stia diventando segno e allo stesso tempo player dei processi sociali in atto: promuove la partecipazione del “fruitore” che diviene più cittadino e meno utente.
La città come testo e il ruolo partecipativo della grafica ambientale / Caldarone, Adriana. - In: XY. - ISSN 2499-8346. - (2018), pp. 112-127.
La città come testo e il ruolo partecipativo della grafica ambientale
adriana caldarone
Primo
2018
Abstract
Nelle città, siano esse di piccole o grandi dimensioni, storiche o non, ai margini o centrali, è fondamentale la valorizzazione delle risorse esistenti e del tessuto stratificato. Il tessuto nasce dall’insieme dei pieni e dei vuoti, ma anche dagli interventi temporanei, dagli eventi, dai servizi e dai cittadini che ne fanno parte. I luoghi che compongono la città vengono identificati non più come contesti ma come veri e propri testi. In tale quadro, il ruolo del disegno, e quello della cosiddetta “grafica ambientale”, diventa più significativo quando interessa la sfera della comunicazione e si fonde con i manufatti necessari alle azioni quotidiane. L’articolo si concentra sull’osservazione critica di opere realizzate in differenti contesti urbani e di diversa natura, siano esse statiche o dinamiche: dalla vestizione delle cesate di cantiere, alla urban art, ai meccanismi legati agli eventi. Le riflessioni contribuiscono a creare un quadro conoscitivo sulle forme di espressività urbana e sottolineeranno come la grafica ambientale stia diventando segno e allo stesso tempo player dei processi sociali in atto: promuove la partecipazione del “fruitore” che diviene più cittadino e meno utente.File | Dimensione | Formato | |
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