I risultati del referendum avvenuto nel Regno Unito il 23 giugno 2016, denominato Brexit (“British exit”), hanno animato all’indomani dell’evento un intenso dibattito e copiosi sono stati i tentativi di esplorare gli esiti, in parte inaspettati, in relazione alle caratteristiche socio-demografiche della popolazione del Regno Unito piuttosto che alla appartenenza politica dei votanti. Le sollecitazioni che nascono dalle analisi sono molte e di varia natura ma due sono gli aspetti che hanno ispirato questa breve nota. In primo luogo, il referendum come strumento di democrazia diretta restituisce un risultato immediato che mette in luce, in questo caso, l’opinione della cittadinanza giunta al voto in un periodo piuttosto oscuro, di malaise, segnato da una lunga crisi economica; in secondo luogo l’indebolimento dell’idea dell’Europa comunitaria minata da vari problemi tra i quali l’immigrazione che ha alimentato la paura dell’“Altro” e il rafforzamento di nazionalismi difensivi e di chiusura. Inoltre offriamo queste note a favore di una geografia elettorale piuttosto silente. La domanda che ci poniamo è se l’espressione di voto del Brexit abbia davvero a che fare con l’Unione Europea o non sia stata forse la manifestazione di altri fenomeni. Se non siano, quindi, altre le dimensioni che hanno influenzato la scelta,come il benessere, la sicurezza, lo stato di salute delle economie locali
Quando il voto parla della crisi e del disagio europeo. Opinioni sulla Brexit / Picascia, Stefano; Romano, Antonello; Capineri, Cristina. - In: RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA. - ISSN 0035-6697. - 125:(2016), pp. 619-627.
Quando il voto parla della crisi e del disagio europeo. Opinioni sulla Brexit
Antonello Romano
;Cristina Capineri
2016
Abstract
I risultati del referendum avvenuto nel Regno Unito il 23 giugno 2016, denominato Brexit (“British exit”), hanno animato all’indomani dell’evento un intenso dibattito e copiosi sono stati i tentativi di esplorare gli esiti, in parte inaspettati, in relazione alle caratteristiche socio-demografiche della popolazione del Regno Unito piuttosto che alla appartenenza politica dei votanti. Le sollecitazioni che nascono dalle analisi sono molte e di varia natura ma due sono gli aspetti che hanno ispirato questa breve nota. In primo luogo, il referendum come strumento di democrazia diretta restituisce un risultato immediato che mette in luce, in questo caso, l’opinione della cittadinanza giunta al voto in un periodo piuttosto oscuro, di malaise, segnato da una lunga crisi economica; in secondo luogo l’indebolimento dell’idea dell’Europa comunitaria minata da vari problemi tra i quali l’immigrazione che ha alimentato la paura dell’“Altro” e il rafforzamento di nazionalismi difensivi e di chiusura. Inoltre offriamo queste note a favore di una geografia elettorale piuttosto silente. La domanda che ci poniamo è se l’espressione di voto del Brexit abbia davvero a che fare con l’Unione Europea o non sia stata forse la manifestazione di altri fenomeni. Se non siano, quindi, altre le dimensioni che hanno influenzato la scelta,come il benessere, la sicurezza, lo stato di salute delle economie locali| File | Dimensione | Formato | |
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