In un’epoca di incertezza e instabilità politica e socio-economica, il ruolo delle professioni che operano nello spazio pubblico appare sempre più strategico specie se si considera che all’ordine del giorno nello scenario mondiale vi sono questioni come la difficile ripresa post-crisi dei paesi occidentali, la complicata gestione dei flussi migratori e dell’inclusione sociale, l’incremento della povertà, la precarietà di un’intera generazione di giovani. Lo spazio pubblico, per sua definizione, dovrebbe essere il terreno delle libertà civili, il tessuto di mediazione delle problematiche sociali al fine di arginarle, risolverle, superarle per garantire il benessere delle collettività. A che punto siamo? Ad oggi, qual è l’utilità sociale riconosciuta alle professioni direttamente coinvolte? Si tratta di operatori della pubblica amministrazione e dei servizi sociali, garanti della sicurezza, operatori della comunicazione e molti altri. Sono figure professionali i cui profili non sono sempre ben definiti e standardizzati, proprio per rispondere alle istanze più urgenti e innovative della società, ma forse anche per questo, non sempre adeguatamente valorizzate. Il volume intende fornire lo stato dell’arte e rintracciare luci e ombre di alcune professioni intellettuali - avvalendosi del confronto diretto con professionisti dei settori in esame e con responsabili delle risorse umane tanto nel privato quanto nel pubblico e nel non profit - proprio al fine di verificarne il “valore sociale”, comprenderne prassi e fabbisogni, ma anche scoprire i margini per supportarne le funzioni alla luce del loro “uso” nella società contemporanea.

Lo spazio pubblico. Definizioni, contraddizioni e attese / Faccioli, Francesca; Mazza, Barbara. - (2017), pp. 11-50.

Lo spazio pubblico. Definizioni, contraddizioni e attese

Francesca Faccioli;Barbara Mazza
2017

Abstract

In un’epoca di incertezza e instabilità politica e socio-economica, il ruolo delle professioni che operano nello spazio pubblico appare sempre più strategico specie se si considera che all’ordine del giorno nello scenario mondiale vi sono questioni come la difficile ripresa post-crisi dei paesi occidentali, la complicata gestione dei flussi migratori e dell’inclusione sociale, l’incremento della povertà, la precarietà di un’intera generazione di giovani. Lo spazio pubblico, per sua definizione, dovrebbe essere il terreno delle libertà civili, il tessuto di mediazione delle problematiche sociali al fine di arginarle, risolverle, superarle per garantire il benessere delle collettività. A che punto siamo? Ad oggi, qual è l’utilità sociale riconosciuta alle professioni direttamente coinvolte? Si tratta di operatori della pubblica amministrazione e dei servizi sociali, garanti della sicurezza, operatori della comunicazione e molti altri. Sono figure professionali i cui profili non sono sempre ben definiti e standardizzati, proprio per rispondere alle istanze più urgenti e innovative della società, ma forse anche per questo, non sempre adeguatamente valorizzate. Il volume intende fornire lo stato dell’arte e rintracciare luci e ombre di alcune professioni intellettuali - avvalendosi del confronto diretto con professionisti dei settori in esame e con responsabili delle risorse umane tanto nel privato quanto nel pubblico e nel non profit - proprio al fine di verificarne il “valore sociale”, comprenderne prassi e fabbisogni, ma anche scoprire i margini per supportarne le funzioni alla luce del loro “uso” nella società contemporanea.
2017
Le professioni intellettuali nello spazio pubblico tra crisi, innovazione e nuove identità
978 88 916 2321 8
professioni; spazio pubblico; formazione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Lo spazio pubblico. Definizioni, contraddizioni e attese / Faccioli, Francesca; Mazza, Barbara. - (2017), pp. 11-50.
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