All'interno del CdS magistrale a ciclo unico in architettura dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, sono state realizzate due tesi di laurea -dirette dallo scrivente- aventi per oggetto la riqualificazione spaziale e funzionale dei due porti principali dell'isola d'Ischia: il porto di Ischia e il porto di Casamicciola. Le tesi sono state oggetto di una pubblicazione (A. Monaco, Porto non porto, Napoli, 2013) che ha consentito un'ampia diffusione del tema e delle elaborazioni progettuali proposte, producendo un dibattito che ha coinvolto non solo l'ambiente accademico, ma lo stesso comparto sociale interessato. Il tema, di fatto, riveste una particolare importanza e un'urgenza per lo stato di degrado e l'inadeguatezza che hanno raggiunto i due bacini portuali in una realtà turistica di grande rilevanza quale è oggi l'isola d'Ischia. Il porto di Ischia è un bacino storico unico nel suo genere: antico cratere vulcanico successivamente riempitosi d'acqua e diventato lago, luogo di convergenza di attività che garantivano il sostentamento della popolazione locale, a seguito della recisione del lembo di terra che lo separava dal mare aperto avvenuta nel 1854, è diventato il principale scalo dell'isola e, di conseguenza, il luogo di convergenza di tutti i flussi che la connettono con la terraferma. Ciò ha prodotto una sua progressiva congestione funzionale che, sconvolgendone il delicato equilibrio ambientale, ha prodotto un degrado ambientale di notevoli dimensioni. Di contro, il porto di Casamicciola è un molo artificiale gettato sul mare in prossimità di un aggregato urbano di più recente formazione: un'infrastruttura oggi sottoutilizzata e, dunque, assoggettata a un degrado di segno opposto. Essa costituisce, di fatto, uno spreco in una realtà turistica fiorente e articolata quale si presenta l'intera isola d'Ischia, ovvero un ambito spaziale che ricerca una propria identità funzionale e spaziale. L'ipotesi avanzata dalle due tesi di laurea prevede il riordino del sistema marittimo isolano mediante un diverso bilanciamento del carico dei traffici dei due principali bacini portuali. A tale fine e stato proposto, per porto di Ischia un progetto di declassamento funzionale che consenta di ricomporre il suo ambito spaziale e ritrovare la sua misura; per il porto di Casamicciola un progetto di intensificazione strutturale che gli consenta di assumere una configurazione spaziale più definita e un assetto conforme a un nuovo ruolo funzionale.

I porti dell’isola di Ischia: un progetto dall’Università per una società inadempiente / Monaco, Antonello. - (2018), pp. 122-125. (Intervento presentato al convegno La domanda di architettura. Le risposte del progetto. VI FORUM PROARCH tenutosi a Roma).

I porti dell’isola di Ischia: un progetto dall’Università per una società inadempiente

Antonello Monaco
2018

Abstract

All'interno del CdS magistrale a ciclo unico in architettura dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, sono state realizzate due tesi di laurea -dirette dallo scrivente- aventi per oggetto la riqualificazione spaziale e funzionale dei due porti principali dell'isola d'Ischia: il porto di Ischia e il porto di Casamicciola. Le tesi sono state oggetto di una pubblicazione (A. Monaco, Porto non porto, Napoli, 2013) che ha consentito un'ampia diffusione del tema e delle elaborazioni progettuali proposte, producendo un dibattito che ha coinvolto non solo l'ambiente accademico, ma lo stesso comparto sociale interessato. Il tema, di fatto, riveste una particolare importanza e un'urgenza per lo stato di degrado e l'inadeguatezza che hanno raggiunto i due bacini portuali in una realtà turistica di grande rilevanza quale è oggi l'isola d'Ischia. Il porto di Ischia è un bacino storico unico nel suo genere: antico cratere vulcanico successivamente riempitosi d'acqua e diventato lago, luogo di convergenza di attività che garantivano il sostentamento della popolazione locale, a seguito della recisione del lembo di terra che lo separava dal mare aperto avvenuta nel 1854, è diventato il principale scalo dell'isola e, di conseguenza, il luogo di convergenza di tutti i flussi che la connettono con la terraferma. Ciò ha prodotto una sua progressiva congestione funzionale che, sconvolgendone il delicato equilibrio ambientale, ha prodotto un degrado ambientale di notevoli dimensioni. Di contro, il porto di Casamicciola è un molo artificiale gettato sul mare in prossimità di un aggregato urbano di più recente formazione: un'infrastruttura oggi sottoutilizzata e, dunque, assoggettata a un degrado di segno opposto. Essa costituisce, di fatto, uno spreco in una realtà turistica fiorente e articolata quale si presenta l'intera isola d'Ischia, ovvero un ambito spaziale che ricerca una propria identità funzionale e spaziale. L'ipotesi avanzata dalle due tesi di laurea prevede il riordino del sistema marittimo isolano mediante un diverso bilanciamento del carico dei traffici dei due principali bacini portuali. A tale fine e stato proposto, per porto di Ischia un progetto di declassamento funzionale che consenta di ricomporre il suo ambito spaziale e ritrovare la sua misura; per il porto di Casamicciola un progetto di intensificazione strutturale che gli consenta di assumere una configurazione spaziale più definita e un assetto conforme a un nuovo ruolo funzionale.
2018
La domanda di architettura. Le risposte del progetto. VI FORUM PROARCH
porto d'Ischia; porto di Casamicciola; dismissione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
I porti dell’isola di Ischia: un progetto dall’Università per una società inadempiente / Monaco, Antonello. - (2018), pp. 122-125. (Intervento presentato al convegno La domanda di architettura. Le risposte del progetto. VI FORUM PROARCH tenutosi a Roma).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1197956
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